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Corretta gestione pubblica di un Paese

Interventi pubbliciCome dovrebbe agire un'organizzazione politica seria e competente per amministrare correttamente la gestione pubblica di un Paese?

Quando i mercati non riescono a trovare un loro equilibrio, interviene lo Stato per cercare di aggiustare i fattori economici.

Questi interventi economici da parte di un'organizzazione politica dovrebbero (scusate il condizionale) avere come unico scopo, la giusta proporzione per il raggiungimento di un perfetta stabilità. Però, dato che anche lo Stato è un'azienda non si comporta diversamente da un imprenditore. Quindi riveste un doppio ruolo, quello di amministratore e regolatore.



Capite quindi che diventa difficile capire le reali intenzioni di molti interventi economici che vengono fatti, soprattutto in questo periodo di piena recessione economica.

Gli interventi dello Stato dovrebbero rispettare l'equazione del reddito considerando anche l'equazione delle tasse e delle imposte: Y = C + I + T.

Il reddito dell'azienda Stato è quindi composto tra investimenti, tasse e costi di gestione.
A parità di reddito, una diminuzione o un aumento delle imposte, riduce o amplia la disponibilità per investimenti e consumi.

Nell'equazione delle tasse e delle imposte, T rappresenta la variabile economica che potrà essere utilizzata come regolatore economico, oltre ad essere una tassa per il corretto funzionamento dello Stato.

Quest'ultimo interviene aumentando o diminuendo la spesa pubblica effettuando investimenti che hanno la funzione di volano economico per migliorare la vita sociale. Quindi dovrebbe: fare in modo di aumentare i consumi, creare occupazione, rendere efficiente i servizi pubblici (sanità, trasporti...). Un welfare efficiente che ha come scopo quello di aumentare le risorse da destinare a nuovi investimenti o semplici consumi.

L'impresa Stato, da vero impreditore quale è, ricorre a prestiti se ha bisogno di liquidità emette titoli di Stato.

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