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Settimana da N€uro

N€URODicembre 2011. La settimana borsistica appena trascorsa è stata particolarmente discontinua e altanelante, dopo un buon inizio i mercati sono ritornati sotto pressione consapevoli che il salvataggio dell'euro dipende dalla politica. Molto probabilmente è proprio questa consapevolezza che genera nervosimo e allarmismo, al punto da renderci folli dal sindromo di neurolandia.

Un ulteriore taglio dei tassi d'interesse europei del 0,25% non è bastato a rasserenare gli animi, così come non ha contribuito a tranquillizarci l'esito del Summit EU che, malgrado l'autoestromissione della Gran Bretagna, ci sono stati segnali importanti come il fondo permanente salva stati, il rifinanziamento del FMI di 200 miliardi e il patto di bilancio allargato a 26 Paesi.


La settimana in Piazza Affari di questo pazzo dicembre di neurolandia si è contraddistinta per la sua doppia velocità. Il bilancio finale per il Ftse è del 0,05% a 15483 punti e l'All'Share è 0,09% a 16229 punti. Praticamente la chiusura rimane invariata, ma la tensione resta altissima soprattutto sulle sorti della divisa europea. Da evidenziare il comparto bancario, dove alcuni istituti guadagnano anche oltre l'8% (Ubi Banca), mentre altri comparti si affossano e arrivano a perdere oltre il 20% (Fonsai).

Per gli amanti del trading online e delle opzioni binarie, ricordiamo che i metalli non ferrosi, legati al salvataggio dell'euro, non hanno potuto far altro che seguire gli umori dei listini azionari e valutari con movimenti ampi e rapidissimi, ma senza trovare sbocchi per un deciso recupero. Anche la variazione euro/dollaro è rimasta stabile, con variazioni minime e decise in tempi ristretti.

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