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Alibaba e Weibo pronti ad entrare a Wall Street

Alibaba e Weibo pronti ad entrare a Wall StreetMarzo 2014. Alibaba gigante delle vendite online e il social Weibo sono i due colossi del web cinese pronti ad entrare nel templio della finanza mondiale.

Alibaba Group ha come obiettivo quello di superare il record di 16 miliardi di dollari di Facebook, il gruppo cinese ha già da tempo superato la più grande società delle vendite online Amazon.com. Mentre Weibo, il “Twitter” cinese, poco conosciuto in occidente ma che può vantare circa 130 milioni di utenti, è una seria minaccia per l’uccellino a 140 caratteri. Da giorni, i principali media americani, annunciano le intenzioni dei due giganti cinesi di entrare a Wall Street.

L’intenzione è quella di vendere almeno 500 milioni di azioni negli Stati Uniti.

Le grandi banche fiutano l’affare e sono già pronte per una maxi operazione, Credit Suisse e Morgan Stanley sono in testa per la quotazione di Alibaba. Anche Deutsche Bank e Jp Morgan Chase sono seriamente interessate.

Metalli: continua la discesa del rame (-17.700)
Il default sulle obbligazioni di Chaori Solar è un chiaro segnale che il governo cinese vuole fare pulizia nel sistema finanziario interno. Le materie prime, in particolare il rame, hanno un ruolo determinante come garanzia delle lettere di credito, un maggiore rigore nella loro emissione significherebbe un restringimento del credito, nonché la re-immissione degli stock nel circuito del mercato. Il rame, già significativamente sceso la scorsa settimana, ha registrato un minimo annuale a 6370 dollari per tonnellata.

In netta controtendenza il nickel (+390), il bando indonesiano alle esportazioni e la crisi ucraina hanno consentito alle quotazioni di sfiorare quota 16000.
Lo zinco ha chiuso appena sotto i 2000 dollari (+21.900), mentre l’allumino è sceso sotto 1740 (-49.500).

Dopo mesi è tornata la volatilità, in modo del tutto indipendente dai mercati valutari, l’euro ha raggiunto 1,39 contro il dollaro, favorendo gli acquisti di copertura da parte dei consumatori del vecchio continente.

Listino milanese
Ottava in forte calo con il Ftse Mib che è arretrato dell’1,39% rimanendo comunque sopra i 20mila punti (20.346), l’All Share ha perso l’1,27%. Industriali e finanziari sono risultati i titoli più penalizzati. Mps chiude con un sorprendente +8,94%, frutto anche di alcune indiscrezioni circa l’interesse di Jc Flowers per il 20% dell’istituto detenuto dalla Fondazione.

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