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Tutti in attesa del nuovo Governo italiano

Novembre 2011. Le dimissioni di Silvio Berlusconi è la notizia del giorno, ma è solo l'ultima di questa intensa seconda settimana novembrina che è stata testimone dell'esplosione dei tassi d'interesse sui titoli del debito italiano, con le conseguenti ripercussioni sui mercati finanziari, grazie alla tenuta dell'euro (circa l'1,37 contro il dollaro) si sono limitati i danni.
Del rallentamento dell'inflazione cinese che probabilmente costringerà la banca centrale a prendere in considerazione nuove misure espansive.



I mercati, di far loro, nelle prossime ore vedranno tornare protagonista il petrolio che potrebbe subire una forte scossa, con il WTI ormai prossimo ai 100 dollari al barile, soglia che non viene raggiunta dal mese di luglio, ma a questa prestazione non risultano estranee le tensioni legate al nucleare iraniano.

E Piazza Affari? Una settimana difficile per la Borsa italiana, alla prese con le profonde incertezze della situazione politica interna. Con il tracollo di mercoledì scorso con le conseguenti dimissioni di Sivio Berlusconi, con gli spread Btp-Bund che hanno sfiorato la soglia di 600 punti base e il rendimento dei Btp decennali ha sfondato quota 7%.

Piazza Affari si è ripresa nelle ultime due sedute, in particolare nella giornata di venerdì, stesso giorno in cui è arrivato il via libera del senato al ddl di stabilità, in attesa di conoscere la formazione del nuovo governo Monti. Un governo che sarà composto esclusivamente da tecnici.

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