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Dollaro prossimo alla parità con l’euro

Dollaro prossimo alla parità con l'euroNovembre 2016. Mario Draghi si prepara ad estendere il Quantitative Easing e Janet Yellen preannuncia un imminente rialzo dei tassi, la moneta unica sconta la divergenza tra Bce e Fed scivolando sotto 1,06 contro il dollaro.
Tutto mentre si registra un aumento dei tassi, lo spread torna sopra i 180, i Btp decennali viaggiano sopra il 2% e il bund tedesco torna a guadagnare con un rendimento dello 0,3%.  Con il dollaro americano che tocca i massimi degli ultimi 13 anni rispetto al paniere delle valute più importanti, sempre più prossimo alla parità con l'euro.



Tra le materie prime spicca la debolezza dell’oro a 1215$/oncia, mentre nei metalli non ferrosi, dopo il grande espluà del rame delle scorse settimane, gli intervalli di variazioni dei prezzi stanno tornando a livelli più famigliari, così come il volume degli scambi. Quello che resta dopo il passaggio dell’uragano sono quotazioni molto più elevate, ad eccezione dell’alluminio che ha toccato un nuovo minimo mensile a 1680 dollari per tonnellata.

Cosa è possibile aspettarsi nelle prossime giornate di contrattazione?
Dopo le incredibili accelerazioni del rame di inizio mese, gli operatori saranno sicuramente più accorti, ma se il metallo rosso dovesse perdere il supporto in area 4380, potremmo assistere ad un rientro attorno a quota 5250-5300 dollari/tonnellata. Con dirette ripercussioni sullo zinco, il quale ha beneficiato di qualche acquisto da rotazione degli asset. Mentre l’ascesa del nickel, in correzione sugli 11000, pare abbia basi solide per tornare sopra quota 12000.

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