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L’effetto Draghi rianima le piazze finanziarie

L'effetto Draghi rianima le piazze finanziarieOttobre 2015. Avvio d’ottava con un’andamento altalenante dovuto dalle incertezze legate alla crescita dell’economia cinese, la svolta arriva nel fine settimana, quando nella giornata di giovedì 22 il governatore Mario Draghi tranquillizza gli operatori con possibili nuovi interventi della Bce, dichiarazioni che rianimano prontamente le piazze finanziarie.
L’effetto Draghi è un vero portento con l’euro che scende sotto 1,11 contro il dollaro americano, i mercati azionari brindano per la riconquista dei 2.050 punti dello SP500 dopo circa due mesi, la Borsa di Milano chiude in crescita.



Il numero uno dell’Eurotower ha annunciato che a dicembre sarà valutato il grado di attuazione della politica di Quantitative Easing con probabili ulteriori misure di stimolo monetario, parole che hanno istantaneamente dato vigore ai mercati.
Tra le materie prime l’oro resta stabile tra i 1.150 e i 1.180 dollari l’oncia, mentre il petrolio WTI arranca faticosamente nell’area dei 45 dollari al barile, dopo l’ennesimo aumento delle scorte Usa.

Rally del rame che ha rivisto i 5.300 dollari nella giornata di venerdì 23 ottobre volando sulle ali del taglio dei tassi in Cina, dopo il minimo di 5.130 nella seduta di giovedì.
Il nickel naviga nella zona di resistenza chiave di medio termine a 10.750. Volatilità dello zinco che si muove tra i 1.700 e i 1800 dollari. Mentre l’aumento di produttività dell’alluminio in Cina spinge in ribasso i prezzi del metallo leggero che raggiunge un nuovo minimo annuale a 1.485.

L’effetto Draghi su Piazza Affari
Il listino milanese chiude in positivo grazie alle dichiarazioni di Mario Draghi. Giovedì e venerdì arriva l’entusiasmo che permette alla Borsa di chiudere con un Ftse Mib a 22.736 punti (+1,79%) e l’All Share a 24.365 punti (+1,85%).

In evidenza il titolo Telecom che in 5 giorni di contrattazioni ha guadagnato il 9,59%. Tra le blu chips i migliori risultati sono stati registrati da Stm +8,87%.
L’effetto Draghi è salutare per i bancari, Mps guadagna il 5,23%, Unicredit +4,93%, Mediobanca +3,72%, in controtendenza Bpm che lascia sul terreno un pesante 5,87%.

Nel comparto degli assicurativi, Generali registra +4,30%, Unipolsai +3,60%.
Tra gli energetici Snam cresce del 3,14%, Enel + 2,84% e Enel gp +6,41%.
Bene anche il comparto del lusso con Moncler che migliora del 6,36%.

Negli industriali è stata la settimana dell’esordio della Ferrari a Wall Street, il titolo della rossa è partito a razzo in netto rialzo rispetto al prezzo di collocamento. Per contro perde terreno Fca in diminuzione dell’1,87%. Sempre gli tra industriali Buzzi recupera il 7,23%, Prysmian il 5,79% e Finmeccanica il 2,07%.

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