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L’Effetto Trump favorisce l’oro

Effetto TrumpAprile 2017. L’effetto Trump si abbatte sui mercati in particolare sul comparto dei metalli. Dopo l’offensiva sui dazi e la stretta sulle misure antidumping che hanno conquistato l’interesse di tutta l’opinione pubblica mondiale. Il fallimento di Trump, cade nella giornata di venerdì con la mancata approvazione della riforma Obamacare, alimentando la perdita di credibilità sulla reale praticabilità delle promesse fatte in campagna elettorale, soprattutto sui progetti di stimolo fiscale e sviluppo delle infrastrutture.


L’effetto ha indotto gli investitori a fare retromarcia modificando le proprie strategie, partendo da una riorganizzazione dei portafogli che sta danneggiando i listini azionari e il dollaro, ma che per correlazione inversa ha favorito l’oro. Le quotazioni del lingotto si sono spinte fino a 1261 dollari l’oncia sul mercato spot di Londra, molto vicino ai livelli di scambio del periodo poco prima del voto delle presidenziali Usa. Peraltro, il metallo giallo aveva già beneficiato del rialzo dei tassi d’interesse.
Mentre nei non ferrosi, il rame (5671 $/tonn), sprofonda ai minimi da due settimane al Lme trascinando al ribasso altri metalli, quest’ultimi che risentono anche i timori sull’economia cinese.

Nel forex il cambio euro dollaro scende in area 1,06. La discesa si è intensificata nella sessione americana di giovedì.

L'andamento dell'eurodollaro durante l’ultima ottava
Lunedì l’EUR/USD raggiunge i massimi annuali a 1,09. Poi l’euro segna un calo nell’ambito di una correzione dai massimi, dopo avere rotto il supporto a 1,07. La forza del dollaro ed il proseguimento della Bce nello stimolo di politica monetaria spingono la quotazione al ribasso.

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