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Forte aumento della volatilità

Forte aumento della volatilitàAprile 2014. Un mercato azionario volatile e instabile non cambia le tendenze di interesse. Scambi particolarmente attivi per il listino milanese che chiude la settimana di Pasqua con un buon rialzo, ma è ancora più appassionante sottolineare i diversi intrecci economici che coinvolgono ogni continente. Se l’Europa trema al pensiero della deflazione, dall’altra parte dell’oceano la Yellen tranquillizza tutti assicurando che non è ancora giunta l’ora per determinare un rialzo dei tassi d'interesse. Mentre il rallentamento della crescita dell’economia cinese (7,4%) risulta essere meno grave di quello stimato dagli analisti. Il risultato di questa intessitura è un forte aumento della volatilità.



Il petrolio rimane su valori elevati, oltre i 103 dollari al barile. L’oro ricade in zona 1300 dollari l’oncia.
Il rame soffre le vicende cinesi e manca nuovamente la chiusura del gap a 6780. Mentre il nickel, spinto anche dalla crisi ucraina, supera i 18000 dollari per tonnellata.
Chiudono bene lo zinco (2070) e il piombo (2140).
Contrastato l’andamento dell’alluminio: prima ha raggiunto quota 1900, poi è sceso sotto i 1850 per tornare nella seduta di giovedì a 1875, ciononostante sopra la media mobile a 200 giorni. Il trend si è invertito (in rialzo) quando Chalco ha dato l’annuncio di un taglio della produzione per 600mila tonnellate.

Da Piazza Affari
Energetici protagonisti con Eni (+3,69%), Enel (+3,08%), Enel Green Power (+3,82%), Snam (+1,77%) e Saipem +5,69% grazie alla notizia della super commessa in Angola.

Il risultato è che l’indice Ftse Mib guadagna l’1,96% a 21613 punti, mentre l’All Share sale del 1,77%.

Gac-Fiat
E’ in pieno processo di espansione il marchio Jeep. Lo conferma la joint venture Gac-Fiat, ossia Chrysler e il suo partner cinese Guangzhou Automobile Group che produrranno tre nuove Jeep per il mercato cinese entro la fine del 2015.

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