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Fuga al rialzo dell’Euro

Fuga al rialzo dell'EuroFebbraio 2016. Mercati ancora nella bufera con i dati che evidenziano il rallentamento della Cina, il petrolio che ha una scossa ma che rimane sempre sui minimi, l’economia del vecchio continente che sembra affondare nelle sabbie mobili e Piazza Affari che registra il quinto ribasso consecutivo.

La prima ottava del secondo mese dell’anno ha confermato l’andamento incerto dell’azionario, caratterizzato dalla fuga al rialzo dell’euro che ha raggiunto di nuovo 1,12 contro il dollaro Usa. Questo risultato ha agevolato il recupero delle commodities,

con il petrolio WTI che è riuscito a riconquistare quota 33 per poi terminare lai contrattazioni a 32 dollari al barile. Mentre l’oro ha chiuso a 1.160 dollari l’oncia.

Rally dei non ferrosi

Trainati dallo zinco, tornato tra i favoriti degli investitori dopo il dato record delle importazioni cinesi in dicembre, ha guadagnato velocemente i 1.700 dollari, spingendo il piombo a 1.800. Ricadute positive per il rame che si è fermato a 4.720. Più lento ma comunque in recupero l’alluminio che raggiunge 1.535. Delude le attese il nickel che rimane attorno agli 8.500 dollari.
Volumi di scambio ridotti in vista del Capodanno cinese che inizia domani lunedì 8 febbraio.

Milano perde oltre il 7% con le banche sotto attacco
Nel 2016 il listino milanese non è ancora riuscito a chiudere un’ottava con il segno più. Quest’ultima settimana è stata la peggiore, con l’indice Ftse Mib che perde il 7,54% a 17.250 punti e l’All Share cede il 7,51%, per un bilancio che vede Piazza Affari perdere il 19,4% dall’inizio dell’anno.

Incertezza e volatilità fanno da padroni, la Borsa di Milano è completamente in balia dei titoli bancari costantemente presi di mira da attacchi speculativi. Non è servito l’annuncio, della settimana scorsa, del governatore della Banca d’Italia ad arginare le sofferenze. Mentre il numero uno dell’Eurotower prosegue nell’azione per cercare di far risalire l’inflazione.

Sul listino milanese è un’ecatombe dei bancari. Carige tocca il picco negativo del 20,03%. Bper segna un disastroso -18,04%. Negative anche Bpm e Popolare Milano che sembrano sempre più prossime alle nozze. Non ha alcun effetto neanche l’annuncio del raddoppio dei dividendi di Intesa che perde l’8,94%. Giù anche risparmio gestito con Generali -11,24%.

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