Novembre 2012. La Grecia, gli scricchiolii della produzione industriale Usa, le perplessità per il "fiscal cliff" e, per ultimo, le tensioni legate agli ultimi conflitti in Medio Oriente, trascinano nelle sabbie mobili i mercati internazionali e, tra i peggiori, c'è la borsa italiana che, in quest'ultima settimana, ha perso il 4,7%.
Ma c'è chi sta decisamente peggio, per esempio la Grecia lotta contro il tempo. In queste ore Bruxelles, Washington e Francoforte stanno lavorando per fare in modo che l'Eurogruppo trovi, un accordo globale, entro
martedì prossimo (20 novembre), giorno nel quale si svolgerà il vertice che deciderà le sorti di Atene. Taglio del debito, del deficit e, entro la fine del mese, un aiuto economico che si dovrebbe aggirare attorno ai 50 miliardi di euro.
Ma le preoccupazioni greche non sono le sole a rendere deboli i mercati, la fragilità dell'azionario USA ha impedito il recupero delle materie prime.
Il petrolio si è mantenuto sopra gli 85 dollari al barile. Tra i preziosi solo l'oro ha dimostrato interesse piazzandosi sopra 1700 e l'argento che ha superato i 32 dollari l'oncia.
Tra le valute, l'euro è rimasto stabile intorno a 1,27 contro il dollaro americano.
Dalla Borsa di Milano
Molto male Piazza Affari che in una settimana è riuscita a perdere il 4,71% tra gli indici Ftse Mib e il 4,73% nell'All Share. Trascinati nel baratro tutti i settori e quasi tutte le società quotate nel listino principale.
Crollo delle banche e del settore industriale dove emergono, negativamente, Bpm (-6,57%) e Finmeccanica che perde il 6,09%. In forte ribasso Fiat (-4,33%) e Fiat Industrial, giù anche Pirelli (-5,71%), Buzzi (-4,99%).
A picco anche i titoli energetici con A2a che lascia sul terreno il 7,61% ed Enel Green Power registra un pesante -4,12%.
La maglia nera della settimana in Piazza Affari è per Campari che perde l'11,24%, a ruota Mediaset con un -8,27%.
