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Il 2016 parte con la Ferrari a Piazza Affari

Ferrari a Piazza AffariGennaio 2016. A poco più di due mesi dall’esordio della Ferrari a Wall Street la Casa di Maranello è pronta per il debutto a Piazza Affari. La secessione della Cavallino Rampante da Fiat Chryslers è in corso d’opera per consentire alla Rossa di approdare in Borsa già a partire dalla giornata di domani (lunedì 4 gennaio). L’80% di Ferrari sarà assegnato ai soci Fca, il rapporto di concambio è di 1 a 10, ossia un titolo Ferrari ogni dieci di Fca.

Tra le novità del nuovo anno c'è l'entrata in vigore del Bail-in,

direttiva che per salvare le banche in crisi,  queste potranno effettuare un prelievo forzoso dal conto dei clienti che dispongono di una liquidità superiore a 100 mila euro. Mentre ad azionisti e creditori potrà essere richiesto un contributo pari all’8% del passivo della banca in crisi. Nel frattempo, alle “vittime” dei salvataggi bancari, il Ministero dell’economia ha fatto sapere che non ci sarà nessun indennizzo anticipato.

Resoconto 2015
Come è consuetudine ad ogni inizio anno è tempo di bilanci. Il 2015 ha letteralmente fracassato le materie prime: l’indice CRB ha segnato un -15%. Quasi l’opposto per l’azionario europeo, Milano a registrato un +13%.

Lo SP500 ha difeso i massimi storici, terminando l’annata con un deludente +1,5%. La Cina è stata la protagonista del 2015, con più luci che ombre, a parte gli sbalzi dei prezzi nel mese di agosto i fondamentali del gigante asiatico restano solidi, la Cina è destinata a diventare la superpotenza economica del XXI secolo. L’azionario di Shanghai ha segnato un +60% prima di perdere tutto e chiudere a +10%.

Analizzando attentamente le commodity il settore energetico è quello che ha sofferto di più, a -30% con il Brent a -44% seguito nella corsa al ribasso dai metalli non ferrosi (-22%). In confronto il -10% dei preziosi e del comparto agricolo sembra un dato positivo. Le sorti del greggio sono negative anche nel 2016, il prezzo del petrolio rischia di scendere ancora e raggiungere nuovi minimi. Secondo il Ceo di BP il livello più basso dovrebbe essere toccato nel primo trimestre dell’anno.

Nel foreign exchange la discesa dei prezzi in valuta è stata compensata dal rafforzamento della divisa statunitense (+7,5% per il Dollar Index).

2015 da dimenticare per nickel (-41%) e zinco (-27%), un dato che ha spiazzato tutti inclusi gli analisti più quotati che assegnavano credenziali migliori all’inizio dell’anno scorso. Molto male anche il rame (-26%). Mentre l’alluminio ha perso solo (si fa per dire) il 17%.

Piazza Affari chiude il 2015 in rialzo. Il guadagni dell’indice Ftse Mib è del 12,66%, All Share guadagna il 15,38%. L’indice principale ha raggiunto il suo massimo il 20 luglio (+26,4%). Il titolo migliore è stato Mondo Tv (+240%), seguito da Panariagroup (+181,6%).

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