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Intervento governativo sui metalli non ferrosi

Intervento governativo sui metalli non ferrosiNovembre 2015. La partenza negativa di questa ottava faceva presagire scenari ribassisti. Ad avvalorare la tesi c’era anche in programma la festa del Ringraziamento che tradizionalmente rappresenta un momento critico per gli scambi ridotti. Invece nella giornata di giovedì 26, i cinesi, costretti dalle richieste di intervento governativo dell’associazione dei metalli non ferrosi, hanno chiuso parte delle posizioni in vendita.

Il movimento più evidente è stato quello del nickel, che è balzato da 8.300 a 9.200 dollari per tonnellata, nella giornata di venerdì’ 27 i produttori cinesi hanno annunciato tagli per 15.000 tonnellate in dicembre e una riduzione di output del 20% per l’anno prossimo.


In settimana anche il rame è risalito fino a 4.740 dollari prima di consolidarsi tra i 4.600 e 4.700 dollari.
L’alluminio, forte dagli acquisti annunciati dall’ente di Stato per le riserve (Srb) pari a un milione di tonnellate, ha raggiunto ancora quota 1.500.
Zinco e piombo hanno realizzato nuovi massimi settimanali, entrambi in area 1.650.

Dal mercato delle valute continua il deprezzamento dell’Euro sempre più vicino a 1,06 contro il dollaro Usa.
L’oro rimane sui minimi dell’anno, mentre il petrolio ha interrotto la discesa stabilizzandosi sui 42 dollari al barile.

Settimana positiva per Piazza Affari
La Borsa di Milano non ha risentito della tensione tra Russia e Turchia, mentre ha tratto beneficio dagli indicatori di fiducia degli italiani e dal salvataggio della quattro banche (Etruria, CeriFerrara, Banca Marche e CariChieti).
Secondo i dati Istat torna l’ottimismo tra i consumatori, anche se però l’indice di fiducia delle imprese è rimasto sostanzialmente stabile.

L’indice Ftse Mib guadagna l’1,96% e l’All Share sale dell’1,79%. A sostenere il Ftse Mib sono state le le banche che, oltretutto, in settimana hanno superato positivamente il test della Bce, tutte tranne la Popolare di Vicenza e Veneto Banche che comunque hanno tutto il tempo per rimettersi in regola secondo le richieste di vigilanza europea. A favorire ulteriormente il comparto dei bancari sono anche già pronte le nuove misure espansive della Bce.

Il miglior titolo della settimana è stato Cnh Industrial che recupera l’8,51% spinta dai risultati positivi superiori alle attese.
Sempre tra gli industriali bene Prysmian (+3,57%), Tenaris (+3,25%), Fca che sale del 3,05%.
Bene anche il comparto degli energetici con Eni che segna un rialzo del 3,82%, Saipem (+2,27%).

Giù i titoli del lusso ad eccezione di Yook che cresce del 3,29% e Luxottica che resta stabile a +0,12%.

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