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Mercati in assestamento ma sempre volatili

Mercati in assestamento ma sempre volatiliMarzo 2016. Mercati in assestamento ma sempre con quella volatilità che tormenta i traders. Quest’ultimi stretti in una morsa perversa tra la paura di perdere un rialzo e l’angoscia di un ribasso repentino.

Questa fase tellurica dei mercati è causata dalla mancanza di crescita economica al di fuori degli Stati Uniti. La scossa più forte è arrivata nella giornata di giovedì 10 in occasione della riunione della Banca centrale europea, con la moneta unica che prima è scesa a 1,0820 e poi è rimbalzata fino a 1,12 come un sismografo impazzito.



Tra le commodities si è contraddistinto il greggio, con il petrolio WTI che ha raggiunto i 39 dollari al barile. Dopo qualche incertezza l’oro continua la sua marcia rialzista.
I metalli non ferrosi sono partiti bene dopo che l’Assemblea nazionale del popolo cinese ha comunicato una crescita tra il 6,5 e il 7% nel 2016, poi sono entrati in una fase di oscillazione. Il nickel ha registrato un picco (sfiorando quota 9500) nella seduta di lunedì 7, per poi correggere a 8800. Il rame ha chiuso in area 4900, con buoni acquisti sui ribassi in area 4850. Meno brillanti lo zinco e l’alluminio che hanno terminato le contrattazioni rispettivamente a 1800 e 1550 dollari per tonnellata.

Grazie al piano Draghi Milano e i bancari volano

In questa settimana il listino milanese è il migliore del vecchio continente, ma anche gli altri mercati finanziari apprezzano le nuove misure di Super Mario.
Il piano della Bce spiazza tutti, l’obiettivo di dare più ossigeno al credito aumentando da 60 a 80 miliardi di euro l’ammontare degli acquisti mensili del Qe, e ampliando la gamma di asset acquisibili, scatena l’euforia.

L’indice Ftse Mib registra un rialzo del 3,88% e per poco riesce ad accarezzare la soglia tecnica dei 19mila punti (18.987), mentre l’All Share è salito del 3,31%.
Sprintano i titoli bancari, nell’indice di borsa principale salgono sul podio: Bpm +11,93%, Unicredit +11,26% e Mediobanca +8,93%.
Tra gli energetici A2A sale del 7,24%, Enel +5,33%. Saipem chiude in negativo a -3,10% e Eni -1,62%.
Telecom Italia guadagna due punti percentuale nella settimana in cui Vivendi si è portata al 24,9% del capitale.
Nel lusso Tod’s guadagna un buon +4,49%, Luxottica +3,73%, Ferragamo +1,74%.
Negli industriali Finmeccanica mette a segno un esaltante +5,82%, ma fa notizia la perdita del 7,5% di Piaggio dopo l’approvazione dei conti 2015 con gli utili in calo, il taglio del dividendo e l’aggiornamento del piano industriale.

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