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Modifiche unilaterali delle condizioni bancarie

Modifiche unilaterali delle condizioni bancarieGiugno 2017. La Banca d’Italia ha assegnato agli Istituti di Credito importanti precisazioni sulla possibilità di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali bancarie applicate alla clientela dal gennaio 2016.

Oggi le Banche possono modificare le condizioni solamente se questa idoneità è prevista nel contratto e che esista un motivo valido.
Nella nota rilasciata dalla Banca Centrale Italiana sono precisate tutte le modifiche unilaterali ritenute scorrette nei confronti del cliente.


Trasparenza bancaria
: le condotte degli Istituti di Credito considerate poco trasparenti per Bankitalia

  • Quando manca una correlazione tra i costi alla base della modifica e le tariffe o tipi di contratti modificati.
  • Quando i costi alla base della modifica sono già stati versati ed hanno terminato i loro effetti.
  • Quando avvengono delle modifiche una tantum.
  • Quando ci sono degli aumenti dei costi con modifiche non commisurate.
  • Quando delle variazioni fanno riferimento a più motivazioni senza precisare chiaramente il legame esistente tra ciascuna di esse.
  • Quando vengono escluse alcune tipologie di clienti o contratti, aumentando i costi.

In tutti questi casi il cliente può chiedere un rimborso al proprio Istituto bancario.

Good Bank: pagati 110 milioni di indennizzi

Sempre in tema di rimborsi ai risparmiatori, questa settimana è stato presentato il primo bilancio del Fondo interbancario sulle obbligazioni azzerate a fine del 2015 con il salvataggio delle 4 Good Bank: Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti (oggi rilevate da Ubi) e Cariferrara.

L’obiettivo è quello di riuscire a pagare circa 200 milioni entro il mese di ottobre di quest’anno. Ad oggi il Fondo ha liquidato circa 9 mila pratiche pagando oltre 110 milioni di euro. I primi ad essere rimborsati sono stati gli investitori con importi che non superavano i 10mila euro. Tra i rimborsati circa il 50% della vecchia Banca Etruria, seguiti da Cariferrara (circa 30%).

I risparmiatori che hanno presentato la domanda di rimborso all’Anac riusciranno ad ottenere fino al 100% del loro investimento, mentre tutti quelli che ha scelto il rimborso forfait riceveranno l’80% del capitale investito.

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