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Moneta unica sempre più debole contro il dollaro

Moneta unica sempre più debole contro il dollaroGennaio 2015. La moneta unica brinda al nuovo anno ai minimi rispetto al dollaro americano. Gli analisti prevedono un ulteriore calo dell’euro nel corso dell’anno. A fargli compagnia ci dovrebbe essere anche il petrolio, che da oltre 100 dollari al barile di un anno fa il suo prezzo è sceso a 53,27 $.

Nel corso del 2015 la divisa unica dovrebbe indebolirsi di oltre l’1,5% nei confronti dell’USD.

Del resto la politica monetaria della Bce per fronteggiare l’inflazione dell’eurozona e il dichiarato rialzo dei tassi d’interesse della Fed. Spingono gli investitori a comprare dollari portando il biglietto verde ai massimi contro 16 altre valute internazionali.

Le tre giornate di Piazza Affari
La Borsa milanese chiude in calo alla fine della settimana di sole tre sedute. Ottava spezzettata dalle festività tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. Festeggiamenti che di fatto hanno fortemente condizionato l’operatività del mercato, con scambi medi molto bassi.

L'indice principale ha segnato un ribasso dell’1,15% a 19130 punti, mentre l’All Share è calato dello 0,86%. Mercato condizionato sempre dalle incertezze legate al quadro politico Greco e dal crollo del greggio.

Sul listino brindano le banche, Bialetti e Atlantia (+1,88%) che dopo il raggiungimento di un indennizzo dalla Francia per il mancato avvio del progetto ecotax in cui il gruppo aveva investito.

Possibili aumenti di capitale di Mps e Carige
Dopo i problemi con gli stress test, Mps e Carige, attendono il via libera dalla Bce ai piani sul proprio capitale. Aumenti di capitale ai quali i mercati non hanno mai dato molto peso. Così copme a potenziali fusioni o aggregazioni sempre difficili da portare a termine. Proprio per queste ragioni il governo starebbe elaborando una riforma per trasformare le banche popolari in società per azioni.

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