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Nuova volatilità in arrivo

Nuova volatilità in arrivoGennaio 2015. Dopo settimane di attesa, finalmente Mario Draghi si è deciso a sparare col “bazooka” varando l’espansione monetaria europea, la portata dell’operazione non ha deluso le aspettative: 60 miliardi di euro al mese fino a settembre 2016.
A parte le critiche e i dubbi degli esperti sull’efficacia del Quantitative Easing, il primo risultato utile è già stato raggiunto: la divisa unica si è ulteriormente deprezzata scendendo anche sotto 1,12 contro il biglietto verde. Un altro risultato di rilievo è il netto balzo di Piazza Affari che torna sopra i 20.000 punti e chiude l’ottava con cinque rialzi e un guadagno del 6,57%.



I metalli hanno avuto qualche beneficio dall’attesa delle decisione della Bce, ma sono riusciti a proteggere solo in parte i guadagni ottenuti. Il rimbalzo del metallo rosso a 5.800 è durato troppo poco, con un rapido ritorno a 5.550: con una crescita del 7,4% del Pil nel 2014, la Cina ha fatto registrare il peggiore dato degli ultimi 24 anni spiazzando completamente le previsioni dei trader. Il metallo leggero, invece, ha raggiunto quota 1.870 per poi riposizionarsi a 1.845 dollari per tonnellata. Il nickel ha terminato la seduta a 14.450 dopo che era riuscito a superare quota 15.000.

Domani i mercati riapriranno con i risultati elettorali in Grecia, un altro evento che genererà nuova volatilità.

La settimana di Piazza Affari
L’indice Ftse Mib chiude l’ottava con un guadagno del 6,57%, Mario Draghi ha messo il turbo alle popolari che mandano in orbita il listino milanese.
Le prospettive di un riassetto del sistema bancario hanno fatto letteralmente volare le popolari. Popolare dell’Etruria +62,7%, CreVal +30%, Bper +23,9%, Banco Popolare +21,2%, Bpm +20,7%, Popolare di Sondrio +18,8%.
In campo finanziario Azimut +12,71% e Mediolanum segna un rialzo dell'11,80%.
Anche in questa ottava il lusso si mette in evidenza: Tod’s +12,77%, Ferragamo +11,69%, Moncler +10,28%.
Nonostante che il petrolio sia sempre vicino ai minimi resistono gli energetici: Enel +8,05%, Eni +5,52%.

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