Marzo 2012. Sale nuovamente lo spread Btp-Bund, dopo un inizio incoraggiante i mercati tornano ad avere paura e scatta un nuovo allarme recessione economica.
Il cambio di rotta è arrivato dalla seduta di martedì 20. Dati macro poco incoraggianti da Cina, Usa e Eurozona. Dapprima si è trattato di un accenno legato a qualche presa di profilo sul mercato azionario USA, poi il dato shock sul PMI cinese ha indotto un'accelerazione secca in discesa. Dopo il cauto ottimismo della scorsa ottava a Piazza Affari si registra una nuova discesa e riaffiora la paura.
Ftse Mib perde il 3,49% a 16.845 punti, mentre l'All Share lascia sul terreno il 3,27% a 17.497 punti.
Per ora ci troviamo nei limiti di una correzione di breve termine, che però dimostra quanto gli operatori siano diventati sensibili ad ogni novità che giunge dai mercati asiatici, di cui si teme una forte frenata. Timori che rendono le commodity una classe di asset rischiosa per gli investitori e un serio ostacolo per le materie prime industriali. Un esempio esaustivo arriva dal petrolio, che malgrado sia supportato dalle pressioni geopolitiche, si è fermato a 105 dollari per barile.
Il comparto LME ha confermato il completo sganciamento della logica della divisa europea, che ha chiuso a 1,32 nei confronti del dollaro USA.
