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Domani parte il negoziato Ue Gb

Domani parte il negoziato Ue GbGiugno 2017. Ad eccezione della moneta unica sotto il livello di 1,12 contro il dollaro statunitense, il rialzo di un quarto di punto dei tassi d’interesse deciso dalla Fed nel scorso di questa settimana non ha avuto particolari conseguenze sui mercati finanziari.
Il petrolio WTI ha chiuso poco sotto i 45 dollari al barile. Nei metalli preziosi l’oro è rientrato verso i 1250 dollari l’oncia.

Da domani 19 giugno 2017, le attenzioni degli analisti si spostano sul negoziato tra Ue e Gb che partirà ufficialmente dal palazzo Berlaymont, sede della Commissione dell’Unione Europea.


Dopo le elezioni anticipate il Regno Unito si presenta alla trattativa più debole. Per Londra il conto rischia di essere molto salato, non solo in termini economici ma anche politici.

Questo non significa che per l’Europa sia una passeggiata, tutt’altro, la decisione del popolo sovrano di sua maestà avrà ripercussioni che coinvolgeranno tutti, in particolare l'Irlanda. Se i timori principali dell’Unione Europea sono un rischio di paralisi sui fondi, Dublino, anche se per il quarto anno di fila è il Paese dell’Unione con la crescita maggiore (+5% del Pil), sta già pagando gli effetti di questa uscita sul cambio euro/sterlina, senza tenere conto dei forti legami che esistono tra questi due paesi. Dall’import export ai normali rapporto di lavoro e di studio che collegano l’asse Irlanda e Gran Bretagna.

Il divorzio di Londra dall’Europa avrà delle forti e inevitabili conseguenze. È sicuro che per il governo britannico non sarà affatto facile uscirne bene.

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