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Scetticismo sui dati cinesi

Scetticismo sui dati cinesiFebbraio 2014. Gli operatori accolgono con scetticismo i brillanti dati cinesi sulla bilancia commerciale, mentre rimangono sorpresi dall’accelerazione della produzione industriale tedesca.

La crisi di governo italiana non spaventa i mercati, al contrario, Piazza Affari si aggiudica il primato tra i principali mercati europei chiudendo la sessione di venerdì 14 a quota 20.436 punti. Un promettente nuovo massimo annuale per il listino milanese e con il ritorno della divisa unica a 1,37 contro il biglietto verde.



In questa ottava le materie prime hanno messo a segno dei buoni rialzi, con l’indice CRB che è tornato sui livelli del primo semestre del 2013.
L’oro sfonda i 1300 dollari l’oncia e il petrolio WTI si è assesta sui 100 dollari al barile.

Il rame ha oscillato in area 7100, lasciando la scena all’alluminio, che dopo i dati deludenti della scorsa settimana (1670) ha superato i 1750 dollari per tonnellata, proprio mentre sta per entrare in vigore il nuovo regolamento sui magazzini LME. L’unico magazzino che potrebbe venire colpito dal nuovo ordine è quello di Detroit, dove è depositato più di un milione e mezzo di tonnellate di alluminio.

Il nickel e lo zinco si riportano a ridosso rispettivamente dei 14400 e 2050 dollari.

Da Piazza Affari
Ottima ottava per Milano che registra un rialzo dell’1,62% ritoccando i massimi del luglio 2011, ossia quando iniziò a divaricarsi lo spread. A spingere Piazza Affari è il probabile arrivo di un esecutivo guidato da Matteo Renzi.

Segni positivi per quasi tutte le blues chips, in particolare finanziari ed energetici.
Tra i bancari Unicredit guadagna il 5,80%, Intesa Sanpaolo +3,05%, Mediaset +2,99%. Mentre le popolari hanno segnato rialzi ancora più consistenti grazie all’ipotesi di una Bad Bank dove far confluire i crediti non performanti delle banche minori.

Tra gli industriali Finmeccanica è salita del 9,18% subito dopo l’annuncio di nuove commesse, mentre Ansaldo è crollata (-5,51%) risultando il terzo peggior titolo dell’intero listino.

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