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Vertice Eurogruppo contro la crisi

EurogruppoBruxelles Marzo 2011. L'Eurogruppo aumenta il fondo salva Stati per potenziare le difese finanziarie in caso di crisi, ma vengono richiesti impegni più severi per abbassare i debiti pubblici.

L'Europa rafforza le sue difese contro la crisi, premia la Grecia per gli sforzi fatti, punisce l'Irlanda rea di non rivedere il regime fiscale agevolato concesso alle imprese.



Le nuove pressioni sui mercati causati dalle varie tensioni dell'ultima ora, ha indotto l'Eurogruppo ad un vertice straordinario a Bruxelles per accellerare i tempi e trovare delle soluzioni contro la crisi.

Per prima cosa è stato trovato un accordo di portare fino a 440 miliardi di euro il Fondo salva Stati e di ridurre il costo dei prestiti concessi ai Paesi in difficoltà. Indicando il persorso da seguire nei prossimi anni per ridurre i debiti pubblici esorbitanti, in pratica verrà fatto un percorso a tappe, ad un ritmo di un ventesimo all'anno.

Di pari passo, l'Eurogruppo ha deciso che, per garantire la sostenibilità del debito dei Paesi in crisi costretti a ricorrere al Fondo salva Stati, il costo dei prestiti diminuirà. Inoltre, Efsf e Esm potranno intervenire anche acquistando titoli di Stato dei Paesi in crisi.

Nel vertice contro la crisi, l'Eurogruppo, ha deciso premiare la Grecia per gli sforzi fatti, tagliando di un punto il tasso d'interesse applicato ai prestiti concesse e portando i tempi di rimborso a sette anni e mezzo.

Bocciata invece la richiesta di sconto dell'Irlanda. L'Eurogruppo non intende aiutare oltre Dublino, fino a quando non deciderà di rivedere le aliquote agevolate applicate alle aziende del suo territorio.

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