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Vwgate colpisce l’azionario globale

Vwgate colpisce l'azionario globaleSettembre 2015. Il Vwgate colpisce l’azionario globale facendo passare in secondo piano il peggior dato dell’economia cinese degli ultimi sei anni.

La falsificazione dei dati di emissione dei motori diesel Volkswagen negli Stati Uniti è stato per gli operatori un avvenimento inaspettato che si è aggiunto ai disastrosi dati sulla produzione industriale cinese, quest’ultimi resi meno allarmanti dopo le rassicurazioni dello stesso presidente Xi Jinping, il quale ha espresso la volontà di Pechino di mettere in atto una serie di riforme che garantirebbero al gigante asiatico più dipendenza dai consumi interni che dalle esportazioni.



La settimana appena trascorsa non si è certo risparmiata nel dare notizie sconvolgenti per i mercati. Le commodities sono riuscite a limitare le perdite e, in qualche caso, addirittura a guadagnare terreno. L’azionario globale ha invece subito le conseguenze peggiori.

Petrolio e oro sono rimasti stabili. Tra i metalli non ferrosi il rame ha subito forti vendite nella giornata di lunedì 21, potandosi sui 5000, ma poi ha oscillato tra i 5000 e 5120 dollari per tonnellata.
L’alluminio ha resistito con più risolutezza, per poi scivolare verso 1580. Discreta performance del nickel che chiude ancora ad un passo dalla soglia psicologica dei 10000.
Avvincente la dinamica dello spread zinco/piombo, che ha visto il metallo pesante avere il predominio, superando lo zinco di una trentina di dollari.

Nel valutario, da segnalare il ritorno della divisa unica in area 1,1150 dopo che la Fed ha dichiarato l’intenzione di rialzare i tassi entro quest’anno.

La settimana vissuta alla Borsa di Milano
Ottava negativa in linea con le altre piazze europee, tutti investiti dalle vendite che hanno interessato i titoli dei gruppi automobilistici dopo lo scandalo Vw.
Il Ftse Mib ha perso lo 0,82% a quota 21.339 punti, mentre l’All Share cede lo 0,79%.

In forte calo, sul listino principale, i titoli del Lingotto, bene invece le azioni del comparto del lusso. Lo scandalo Vw pesano su: Fca (-8,15%), Cnhl (-7%), Exor (-5,2%).
Le emissioni dei motori Vw non hanno alcun effetto sul lusso che con Ferragamo chiude a +1,3%, Tod’s (+2,2%), Luxottica (+4,2%), Geox (+6,6%).
Contrastanti gli energetici e finanziari: Enel (+1,3%), Eni (-3,5%). Unicredit (-1%), Generali (+1%).
Questa settimana Mps ha perso il 4,6% ma ha raggiunto l’accordo per chiudere il capitolo sul derivato Alexandria.

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