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In 15 giorni Piazza Affari perde il guadagno del 2015

In 15 giorni Piazza Affari per il guadagno del 2015Gennaio 2016. Avvio d’anno da incubo per Piazza Affari che in solo quindici giorni di contrattazioni perde l’intero guadagno del 2015.
La Borsa di Milano, come tutte le principali Borse europee, è crollata a causa delle tensioni geopolitiche internazionali, dalle incertezze dell’andamento dell’economia cinese e dal nuovo calo del prezzo del petrolio.

In quest’ultima ottava il greggio ha rotto la soglia psicologica dei 30 dollari al barile, toccando i livelli del 2004. Il mercato azionario non è andato meglio,

lo SP500 si è riportato sui minimi del 2015. Qualche acquisto ha interessato l’oro, che ha chiuso la settimana a 1.095 dollari l’oncia.

Tra i metalli non ferrosi il rame ha registrato un nuovo minimo annuale a 4.318, seguito dalla caduta dello stagno, a 13.000 dollari per tonnellata.
Lo zinco si è difeso meglio rimanendo appena sotto i 1.500 dollari, mentre l’alluminio si è stabilizzato nel range 1.450 - 1.500. Il nickel chiude la seconda ottava del mese in recupero a 8.500, per merito del probabile acquisto per 50mila tonnellate effettuato dall’ente di Stato cinese per le riserve. I prezzi in euro sono scesi si livelli molto bassi, per merito del rafforzamento della moneta unica nell’ultima seduta di venerdì 15 gennaio che ha portato il metallo rosso a 3.950 euro per tonnellata.

La settimana di ribassi a Piazza Affari

Pesanti deprezzamenti per gli energetici ed Fca. Molto male anche il comparto dei bancari, tranne Bpm (+6,2%).
Il principale indice della Borsa di Milano perde il 3,39% a 19.995 punti, mentre l’All Share cede il 3,34%. Se prendiamo in considerazione anche la precedente ottava, la Borsa di Milano raggiunge un passivo di quasi il 10,5%, perdendo così il guadagno dell’anno scorso.

Tra le blue chips, quasi tutte con il segno meno, l’accusa a Renault per un possibile nuovo caso dieselgate fa sprofondare il titolo Fiat Chrysler e un po’ tutto il settore automobilistico. Forti ribassi anche per gli altri titoli di casa Agnelli: Exor -13,45%, Ferrari -8,86%, Cnhl -6,27%.

L’ennesima discesa del greggio coinvolge i titoli energetici: Enel -1,92%, Eni -1,18%, A2A -9,6%. In linea anche i finanziari con Mps -13,9%, Carige -8,33%, Unicredit -5,91%, Intesa Sanpaolo -3,31%, Generali -2,9%, Mediobanca -2,19%. In controcorrente Bpm e Banco Popolare per una possibile integrazione.
Il segno meno non manca nemmeno nel comparto del lusso: Tod’s vedere l’1,45%, Luxottica registra un -0,7%.

Il titolo della società di calcio As Roma guadagna il 7,39% dopo l’allontamento dell’allenatore francese Rudy Garcia e il ritorno sulla panchina giallorossa del tecnico Luciano Spalletti.

Apple nel mirino della Ue
La Apple rischia una multa da 8 miliardi di dollari. Nel caso che l’inchiesta della Commissione Ue dovesse smascherare una frode tributaria di apple nei confronti dei Paesi dell’Unione europea. il colosso statunitense dovrebbe pagare più di 8 miliardi di dollari di tasse arretrate.

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