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L’ascesa dell’euro rialza i mercati

L'ascesa dell'Euro rialza i mercatiAprile 2015. Ottava nervosa che però non ha impedito all’indice SP500 di toccare nuovamente i massimi assoluti.
L’ascesa dell’euro fino a 1,09 contro il dollaro ha contribuito al rialzo collettivo dei mercati, ma le correlazioni delle valute più importanti sono state più instabili del solito, in particolare quella con i metalli preziosi.
L’oro ha chiuso le contrattazioni sotto i 1200 dollari l’oncia. Mentre il petrolio WTI si è mantenuto stabile sui 58 dollari al barile, non lontano dal picco del recente rimbalzo.



Tra i metalli non ferrosi le oscillazioni del rame sono state contenute ma frequenti e, malgrado il pessimismo diffuso, riesce a recuperare i 6000 dollari per tonnellata.
L’abolizione della tassa all’esportazione su alcuni prodotti cinesi all’inizio indice negativamente sull’alluminio che poi riesce a riportarsi sui 1820 dollari.
Bene lo zinco e il nickel, il primo punta a sfondare la resistenza a 2250 per spingersi verso i 2300. Il secondo riesce a riportarsi sopra quota 13000.

Da evidenziare la solidità del piombo, il calo degli stock ha contribuito a spingerlo fino ai 2100 dollari.

Netto rialzo per la Borsa di Milano
A condizionare i mercati del vecchio continente nell’ultima settimana borsistica è la complessa vicenda greca. Piazza Affari risulta essere la migliore tra i mercati europei. Il Ftse Mib guadagna l’1,66% a quota 23427 punti, mentre l’All Share migliora dell’1,48%.

A sostenere i listini europei ci pensa l’Ifo, dato macroeconomico che misura lo stato dell’economia tedesca, ai massimi da dieci anni. Mentre a trainare il listino milanese ci pensano i bancari e gli energetici a maggior capitalizzazione.
Maglia rosa a Unicredit( 7,1%) che ha annunciato l’accordo con Santander per l’integrazione di Pioneer con l’asset management dell’istituto iberico.

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