Aprile 2016. Ottava particolarmente favorevole per il mercato azionario e le commodity che hanno segnato un forte rialzo.
L’indice SP500 ha di nuovo raggiunto i 2080 punti. Mentre le materie prime hanno tratto beneficio dai buoni dati macro cinesi (+6,7% Pil su base annua e +6,8% produzione industriale) e dalle attese per il vertice di Doha (Qatar) dei Paesi produttori in programma oggi (17 aprile). Il petrolio WTI è oscillato tra i 40 e i 42 dollari al barile. Intanto l’oro ha risentito in parte della maggiore propensione degli asset di rischio, chiudendo a 1230 dollari l’oncia.
Andamento positivo anche per i metalli non ferrosi. Lo zinco si mette in evidenza con un forte rialzo a 1900 dollari per tonnellata ritoccando le quotazioni del scorso mese di agosto. Il rame ha raggiunto un massimo in area 4850. Il nickel si è riportato a ridosso dei 9000. Il metallo leggero persiste nella sua marcia lenta ma costante verso i 1600.
Rimane incerto il destino della moneta unica: a 1,1450 molti hanno comprato dollari, riportando il cambio euro dollaro a 1,1250.
Aggiornamenti dall’assemblea di Amsterdam degli azionisti Exor
Una vera full immersion per gli azionisti del gruppo della famiglia Agnelli, i quali hanno assistono a tre assemblee in un solo giorno: Cnh Industrial, Fca e Ferrari.
L’importante partita delle alleanze per Fca è incominciata e Sergio Marchionne ha confermato agli azionisti che la General Motors resterà nel gruppo, nonostante i ripetuti no da parte del numero uno di Gm. Il manager è convinto che la fusione si farà, anche se i tempi saranno lunghi. Nel frattempo si guarda ad altri grandi big con cui Fca potrebbe allearsi, tra i papabili ci sono Volkswagen, Ford e Toyota. Gli obiettivi del 2016 indicano un fatturato di oltre 110 miliardi. Esclusi nuovi bond e probabile ritorno al dividendo prima del 2018.
Per Ferrari è previsto un aumento della produzione ne prossimi anni. Il titolo a Piazza Affari è salito del 3,2% a 38,7 euro.