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Bail-in l’ennesimo privilegio delle banche

Bail-in l'ennesimo privilegio per le bancheNovembre 2015. Dal primo gennaio 2016 entrerà in vigore anche in Italia il Bail-in, il prelievo forzoso dai conti correnti con un saldo superiore a 100mila euro, l’ennesimo privilegio delle banche le quali potranno rifarsi direttamente sui propri clienti in caso di dissenso finanziario.

  • Quindi un fallimento dell’istituto bancario coinvolgerà il saldo eccedente dei correntisti e azionisti che detengono obbligazioni di quella banca.


Come se avere un conto in banca fosse vantaggioso!
Senza andare ad analizzare ogni singolo conto corrente elenchiamo le spese del correntista italiano:

  • Imposta di bollo all’apertura del conto corrente.
  • Carta Bancomat e carta di credito: con alcune banche l’attivazione è gratis ma poi si pagano i prelievi presso altri sportelli.
  • Commissioni per movimenti di somme: online o dallo sportello paghiamo per i bonifici, emissioni di assegni, pagamenti delle utenze e mutui.
  • Ai conti superiori ai 5000 euro imposta di bollo emanata dal governo Monti.
  • Paghiamo anche per ricevere a casa l’estratto conto e le comunicazioni.
  • Guai a superare il massimo scoperto, le spese bancarie acquistano importi spaventosi se disgraziatamente il conto va in rosso.
  • Tutto questo a fronte d’interessi che sfiorano lo 0%.

I privilegi delle banche non finiscono qui!
Se chiediamo un prestito ci sarà chiesto di rimborsarlo con un aumento della remunerazione calcolata in base al tasso d’interesse. E non è concesso a tutti! Perchè dobbiamo dimostrare di essere in grado di pagare le rate puntualmente. Però, se “prestiamo” i nostri soldi alla banca, non viene calcolato lo stesso tasso, non siamo sicuri di venire pagati puntualmente e che il capitale ci venga integralmente restituito.

I prodotti bancari

L’atto di forza delle banche nei confronti dei propri clienti diventa spudorato quando ci viene garantito che un’investimento è sicuro, trasparente e vantaggioso. Nella maggior parte dei casi il risparmiatore firma senza discutere un lungo prospetto informativo con la sola garanzia del direttore della banca. Ignorando che la banca è solo un intermediario che colloca pacchetti. Per ogni titolo la banca prende una provvigione e ci addebita le spese.

I volantini pubblicitari in bella mostra vicino agli sportelli hanno messaggi chiari e semplici, con ben visibile il guadagno in percentuale dopo 12 mesi. Chiunque pensa che se investe 100 euro al 5% dopo 5 anni trova 25 euro di interessi. Ma non è così! Perché il rendimento del capitale è il risultato economico di un investimento.

Come facciamo a sapere qual è l’esatto rendimento del nostro investimento? Semplice, basta applicare la formula matematica riportata sul prospetto. Probabilmente nemmeno con la calcolatrice più evoluta riusciamo a risolvere una formula fatta di numeri elevati a n tra una giungla di parentesi.

E’ quindi lecito chiedersi se vale la pena continuare a investire i nostri soldi con le banche
!

Qual è l’investimento migliore da fare oggi?
Per difendersi dal Bail-in basta diversificare i nostri investimenti.
Il vecchio risparmiatore opterà per ripartire i propri soldi in conti correnti differenti con diversi istituti, oppure investire in Titoli di Stato o libretti di risparmio con interessi inesistenti. Mentre il risparmiatore di ultima generazione sfrutterà tutti i vantaggi del trading con i CFD.
Investire oggi nel foreign exchange è una valida soluzione: costi contenuti e zero tasse. Difatti la tassazione sul forex e le plusvalenze ricavate non sono tassabili a patto che la giacenza massima sul conto corrente non superi 51.6645,69 euro per più di 7 giorni lavorativi. Solo in questo caso si dovranno dichiarare.

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