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Banche Popolari in cerca di partner

Banche popolari in cerca di partnerAprile 2015. Con l’entrata in vigore della legge che trasforma in Spa le maggiori banche popolari. Popolare Emilia Romagna e Veneto Banca aprono le "porte" ad un nuovo partner.

Nel frattempo in quest’ultima ottava l’effetto Draghi si è verificato anche mercoledì scorso (15.04), esito positivo per la divisa unica che nelle sedute seguenti si è apprezzato fino a 1,08 contro il dollaro.



Ad inizio settimana le commodities hanno dato segnali di ripresa fino quando il petrolio ha invertito il trend ribassista, riprendendo a salire fino a toccare i 57 dollari al barile nell’ultima giornata di contrattazioni. Più stabili i preziosi, con l’oro appena al di sopra dei 1200 dollari l’oncia.

Gli azionari hanno manifestato una leggera correzione, Shanghai a parte che ha raggiunto un nuovo record annuale anche dopo la pubblicazione dei dati poco brillanti sulla crescita del Pil (+5,8%) cinese.

Anche i metalli industriali hanno segnato dei rialzi apprezzabili, soprattutto lo zinco che ha raggiunto quota 2250, e l’alluminio che è arrivato a 1850 dollari e con una forte backwardation fino alla scadenza tecnica di maggio.
Il rame, dopo essere sceso fino a 5900, ha recuperato fino a 6150. Da evidenziare il crollo dello stagno sceso a 14500, livello che non veniva toccato dal 2009.

Il tema delle aggregazioni delle Banche Popolari
Titolo da 39,50 a 30,50 €, Veneto Banca approva una perdita di bilancio pari a 968 milioni di euro. Obiettivo quello di trasformarsi il più velocemente possibile in società per azioni per cercare un nuovo partner. Intanto il movimento Consumatori prepara un’esposto per la Procura di Roma.
Ipotesi fusione anche per Popolare Emilia Romagna. Se la prima schiaccia l’occhio alla Popolare di Vicenza, più pragmatico l’amministratore delegato dell’emiliana Bper che cerca partner dello stesso calibro.

Nella giornata di ieri (18 aprile) c’è stata l’assemblea dei soci della Popolare di Sondrio. Il Gruppo della banca valtellinese ha chiuso il bilancio 2014 con un utile netto di 97,6 milioni.

La Grecia affonda Piazza Affari

La scarsa liquidità della Grecia trascina la Borsa milanese in ribasso. Ftse Mib cede il 3,49% tornando sotto i 24 mila punti (23.044) e l’All Share perde il 3,56% a 24.625 punti. In risalita lo spread che supera i 140 punti.

Situazione che penalizza i titoli bancari, tutti con il segno meno. Altalenante anche gli energetici, Enel perde il 2,07%, Eni rimane stabile -0.19%, mentre Snam recupera (+0,47%) e Saipem guadagna il 4,93%.

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