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Clima d’incertezza sui mercati finanziari

Clima d'incertezza sui mercati finanziariAprile 2016. I comunicati rilasciati dalla Bce e dalla Fed hanno evidenziato gli atteggiamenti divergenti delle rispettive politiche monetarie: più Quantitative easing nella zona euro, tassi più alti negli Usa.
Condotte accuratamente elaborate con buoni propositi ma dagli esiti ancora incerti. Da qui scaturisce un clima di incertezza diffusa che domina in tutti i mercati finanziari, a partire dal cambio euro dollaro bloccato in area 1,14 e dall’azionario trattenuto in un ristretto trading range che ha visto lo SP500 oscillare attorno ai 2050 punti.


Tra le materie prime l’oro ha recuperato i 1235 dollari l’oncia. Il petrolio, dopo il tonfo di venerdì scorso, è tornato a 39 dollari al barile.

Tra i metalli il rame e lo zinco scontano i dubbi sullo stato di salute dell’economia cinese, ed anche uno sofferente stato d’animo degli operatori del settore. Il rame è rientrato in area 4650, mentre lo zinco si è fermato sui 1750, esprimendo ancora una discreta forza relativa. Tra gli altri metalli non ferrosi, l’alluminio riconquista i 1500 dollari per tonnellata. Stabile anche il nickel sugli 8500.

Dalla Borsa di Milano
Piazza Affari chiude ancora una volta in calo, perfettamente allineata con tutti gli altri listini europei, scontando le previsioni negative annunciate nella giornata di giovedì 7 da Mario Draghi.
L’indice Ftse Mib ha perso l’1,53% chiudendo a quota 17.504 punti base, stesso risultato per l’All Share (-1,53%).

Nel paniere principale del listino milanese sono stati penalizzati i titoli bancari, con gli operatori che si interrogano sull'efficacia del piano di governo per mettere in sicurezza gli Istituti. Banco Popolare è risultato essere il peggior titolo della settimana (-15,63%), male anche Bpm (-5,80%), Mps (-5,75%), Intesa Sanpaolo (-3,29%). Tra gli altri finanziari Generali arretra del 3,43%.

Contrastati i titoli energetici con A2A a +5,97%, Eni +0,47%, Enel -2,99% proprio nell’ottava in cui ha presentato il nuovo progetto da 2,5 miliardi di euro sulla banda larga.

Il titolo Mediaset perde il 2,18% ma assesta un patto con Vivendi per creare la prima piattaforma pan-europea di streaming di contenuti on demand. In flessione anche il titolo Telecom Italia che cede il 2,90%.
Negli industriali Ferrari segna un +1,14%, Finmeccanica -0,63%, Fca -6%.
Nel comparto del lusso Tod’s perde il 4,29%, Ferragamo -2,90%, Luxottica +1,63%.
Mentre a mercato già chiuso Cairo lancia l’offerta pubblica di scambio su Rcs Mediagroup per creare un grande gruppo editoriale multimediale. La proposta prevede l’offerta di 0,12 azioni Cairo Communication per ciascun titolo Rizzoli. Rcs viene valutata 0,551 euro per azione.

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