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Draghi ferma il rimbalzo dell’euro

Draghi ferma il rimbalzo dell'euroNovembre 2014. Dopo giorni di calma piatta ci pensa il governatore della Bce a scuotere il mercato. Mario Draghi si veste da giustiziere per cercare di contrastare un livello d’inflazione troppo basso. Le sue dichiarazioni di proteggere la divisa europea rimbombano come una sentenza dal fronte economico, con una presa di posizione netta che riesce ancora una volta a fermare il tentativo di rimbalzo dell’euro. Difatti la divisa unica chiude l'ottava a 1,24 contro il dollaro americano.



Nel frattempo l’azionario Usa continua imperturbabile la sua avanzata rialzista verso i 2100 punti di SP500, mentre il petrolio WTI è riuscito a riportarsi solo nel finale nei pressi dei 78 dollari al barile. L’oro si è comportato decisamente meglio, tornando sopra i 1200 dollari l’oncia.

Tra i non ferrosi spicca con grande chiarezza il nickel superando i 16500 dollari per tonnellata. Mentre il metallo rosso è rimasto ancora a lungo nel range 6600 - 6700 per poi realizzare un rally fin quasi a 6800 sul taglio dei coefficienti di riserva bancari cinesi annunciato nella mattinata di venerdì 21.
Anche alluminio e zinco accelerano nell’ultima seduta. Il metallo leggero, dopo un’ottava caratterizzata da bassi volumi e da un appiattimento su quota 2000, nel finale si riavvicina alla resistenza in area 2080. Lo zinco non è da meno, rimane sugli scudi per poi riconquistare all’ultimo i 2300 dollari.

Piazza Affari maglia rosa tra le principali borse europee
Finalmente un’ottava in netto rialzo con l’indice Ftse Mib in progresso del 5,22% a quota 19,954 punti e l’All Share in crescita del 5,09%.
Bancari ed energetici sono i protagonisti assoluti della penultima settimana del mese, grazie alle dichiarazioni nel numero uno dell’Euro tower e anche dal taglio a sorpresa dei tassi d’interesse della banche centrale cinese.

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