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Euro risale contro il dollaro

Euro risale contro il dollaroSettembre 2016. La sensazione che nell’immediato la Fed non rialzerà i tassi di riferimento giova a Piazza Affari.
L’ultima settimana di contrattazioni a cavallo del mese di agosto e settembre è stata caratterizzata dalla bassa volatilità e dai scambi ridotti. L’euro è risalito a 1,1230 contro il dollaro statunitense trascinando anche l’oro sui 1325 dollari l’oncia, mentre il petrolio Wti scivola inesorabilmente verso i 43 dollari al barile.

Tra i non ferrosi in evidenza lo zinco con nuovi record annuali, il metallo raggiunge quota 2355. Rimangono delle tensioni sulla scadenza di settembre che agevolano la salita, ma verso la fine del mese questa situazione dovrebbe affievolirsi.


Buon recupero del nickel che si è riportato a ridosso della soglia psicologica dei 10mila dollari per tonnellata.
Neppure il buon indice manifatturiero cinese è riuscito a stimolare il rame, ancora in debolezza relativa, è riuscito a chiudere nel range 4600 - 4650 dollari.
Continua la deriva ribassista dell’alluminio sempre più vicino ai 1600 dollari per tonnellata.

La settimana della Borsa di Milano

Il Ftse Mib chiude in positivo (+2,02% a 17.183 punti) grazie ai titoli energetici e alle banche, l’All Share migliora dell’1,90%. Oltre al probabile nuovo slittamento del rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve, il buon risultato della borsa valori, in linea con i principali mercati azionari europei, è merito anche di alcuni dati macroeconomici, a partire da quello dell’occupazione Usa.

A Piazza Affari svettano i finanziari, con Intesa Sanpaolo che registra un rialzo dell’8,84%. Mediobanca, dopo la messa a punto dell’acquisizione del retail di Barclays Italia, ha guadagnato il 5,39%. Unicredit, alle prese con diversi progetti di rafforzamento patrimoniale, incrementa del 7,69%. Generali +3,66%. Mps + 1,81%.

Nel comparto degli energetici Enel chiude l’ottava a +1,46%, Eni +0,81%. In controtendenza Saipem (-1,20%) a dispetto della buona accoglienza del mercato al collocamento di bond per un miliardo di euro.

Tra gli industriali Finmeccanica ha limato lo 0,29%. Mentre i dati sulle immatricolazioni di agosto incidono negativamente su Fca che chiude in calo del 3%.

Exor colpo basso all’Italia
La holding del gruppo Agnelli scappa con la cassaforte dall’Italia per approdare nel paradiso olandese. Ieri (sabato 3 settembre 2016) nella sede del Lingotto si è tenuta l’ultima assemblea italiana di Exor, prima del trasferimento fiscale nei Paesi Bassi.
Con Exor, la galassia Agnelli, porta all’85% il valore delle società nella terra dei tulipani.

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