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L’euro scivola contro il dollaro

Euro scivola contro il dollaroOttobre 2016. In un mercato che rimane orientativamente cauto, i colpi di scena più rilevanti continuano ad arrivare dal comparto che, più degli altri, si contraddistingue per la bassa volatilità, il foreign exchange. Più precisamente dalle coppie di valute più scambiate.
Difatti, dopo la divisa britannica è arrivata l’ora della moneta unica. L’euro sta scivolando verso i minimi di marzo contro la valuta statunitense, quando raggiunse quota 1,0820.

Quando entrare nel mercato
Stando alle analisi degli esperti, la fase ribassista del cambio euro dollaro dovrebbe esaurirsi addirittura nel target in area 1,04/1,05.

L’atteggiamento delle banche centrali (Bce e Fed) e il responso dei dati macroeconomici, evidenziano una disuguaglianza troppo marcata, al punto da ridimensionare energicamente il cambio EUR/USD. Dall’inizio del mese abbiamo assistito ad una perdita smisurata della moneta unica (circa 4 centesimi). Un caso straordinario se lo confrontiamo con l’andamento costante e povero di movimenti degni di nota che durava da molte settimane. Se a questo aggiungiamo che a breve dovrebbe anche esserci il rialzo dei tassi Usa, la propensione sembra quella di un inesorabile rafforzamento della valuta statunitense.
Euro Dollaro

L’atteggiamento delle commodity è stato differente. I metalli non ferrosi hanno trovato maggiori difficoltà, malgrado che la Cina abbia confermato un a crescita del prodotto interno lordo del 6,7% nel terzo trimestre. Il rame si è accostato sul supporto dinamico in area 4630, con il rischio di un’imminente caduta sui 4500 dollari.
In modo molto analogo, il nickel ha perso terreno, cedendo la media mobile a trenta giorni e chiudendo a 10000. Molto male anche l’alluminio che, dopo il fallito aggancio a quota 1700, ha lambito i 1600 dollari. Mentre lo zinco e il piombo sono riusciti a limitare i danni, chiudendo le contrattazioni rispettivamente a 2260 e 2015 dollari per tonnellata.

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