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Grecia e Ucraina non turbano le piazze azionarie

Grecia e Ucraina non turbano le piazze azionarieFebbraio 2015. Grecia e Ucraina non turbano le piazza azionarie. Le commodities invece stanno vivendo una fase di assestamento, senza una tendenza uniforme.
L’epoca delle correlazioni strette è solo un lontano ricordo, rimpiazzati dai fondamentali di settore che stanno avendo la supremazia.

Grecia e Ucraina sono i riflettori delle principali borse, che chiudono quest’ultima ottava con un rialzo proprio per le speranze legate alla risoluzione delle tensioni economiche e geopolitiche di questi due Paesi.


Il petrolio sta creando una base intorno ai 50 dollari, da cui tentare un ritorno verso la resistenza a 58.
L’oro si è mantenuto tra i 1200 e 1250 con la buona domanda di fisico che sta compensando le prese di profitto sul mercato dei future.
Tra i metalli non ferrosi si è verificato una scambio delle parti: nickel e alluminio, i migliori performer delle ultime settimane di contrattazione, hanno subito vendite consistenti. Il nickel ha ceduto il supporto a 14800 e si ritrova alla fase di partenza. Mentre l’alluminio ha limitato le perdite chiudendo a 1850.

Riuscendo a difendere il supporto a 6600 e riportandosi a ridosso dei 6800 si dimostra particolarmente solido il rame, con gli operatori in attesa di nuovi stimoli governativi all’economia cinese.
Meglio di tutti lo zinco, oramai vicinissimo ai 2200 dollari.

La settimana della Piazza milanese
Continua la fase positiva della borsa di Milano che è arrivata ad accumulare l’11,5% di utile dall’inizio dell’anno. L’indice Ftse Mib realizza un progresso del 2,14%.
Molto bene i titoli bancari, in particolare Monte Paschi. Bene anche gli energetici che hanno festeggiato la decisione della Consulta anche ha dichiarato incostituzionale la Robin Tax, restituendo quindi alle società una parte di utili.

Il nodo greco
Domani (lunedì 16 febbraio) il premier greco riaprirà il negoziato con l’eurogruppo per provare a trovare un dialogo politico per la risoluzione del debito. Nel frattempo Atene incassa un sostegno dal consigliere di Obama per l’economia internazionale, Caroline Atkinson, a Londra chiede di trovare un compromesso socialmente più equo.
Anche i mercati hanno chiuso positivamente, con Atene in forte rialzo del 5,61%.

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