Back to top

Il petrolio detta i ritmi delle Borse Ue

Il petrolio detta i ritmi delle Borse UeMarzo 2016. Dopo il picco dell’ottava scorsa le materie prime cedono parte dei guadagni a seguito di qualche presa di profitto in vista della pausa pasquale.
Come capita da un po di tempo le oscillazioni del greggio hanno dettato i ritmi delle Borse Ue.
Il petrolio WTI ha chiuso le contrattazioni poco sotto i 39 dollari al barile. Mentre l’oro ha terminato a 1220 dollari l’oncia, dopo un affondo a 1260 in concomitanza con gli attentati di Bruxelles. Nel mercato valutario la coppia principe euro dollaro ha sostenuto il movimento adagiandosi in area 1,1150.



Tra i non ferrosi il rame ha tentato, senza fortuna, di sfondare i 5100 per poi ritirarsi nell’ultima seduta sui 4900 dollari per tonnellata. Invece lo zinco ha sfiorato il massimo di ottobre a 1881, poi è stato ricacciato sotto i 1800. Il nickel si è stabilizzato in area 8700.
La riduzione dei costi abbinato all’indebolimento delle valute di molti paesi produttori aumenta il declino dell’alluminio, il metallo leggero, con un passaggio a 1475, ha toccato i minimi dell’anno di oltre quaranta dollari.

Milano accusa gli attentati di Bruxelles
Gli attentati nel cuore d’Europa e i timori legati all’andamento dell’economia incidono sul listino milanese che chiude in ribasso. L’indice Ftse Mib segna un ribasso del 2,40% a 18.165 punti, l’All Share perde il 2,23%.

I titoli più sensibili sono stati quelli del comparto finanziario, banche, assicurazioni e risparmio gestito.
La super fusione tra Bpm e Banco si è conclusa portando un -0,37% nella prima giornata e un +2,59% nella seconda. Però è doveroso sottolineare che nell’ottava scorsa Bpm aveva perso il 9% e Banco Popolare il 14%.
Molto bene Poste italiane che guadagna il 5,21%. Nel comparto energetico Snam cresce del 2,57%, mentre Eni perde il 4,29%.

Nell’industria sale il titolo Finmeccanica +1,66, mentre calano Fca (-4,27%) e Ferrari (-3,58%). Ancora negativa Telecom che perde il 4,49% dopo l’uscita di Patuano.

La settimana prossima Mps dovrebbe liberarsi di un altro pacchetto da oltre 220 milioni di crediti deteriorati, su un totale di oltre 3 miliardi da cedere entro il 2018, a circa una ventina di potenziali acquirenti stranieri.

Guida Forex online: