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Le commodities "pagano" il calo dell’Euro

Le commodities pagano il calo dell'EuroMarzo 2015. La prima ottava del mese è stata carica di eventi: Mario Draghi ha confermato l’inizio del Quantitative easing europeo a partire dal lunedì 9 marzo fornendo una liquidità pari a 60 miliardi di euro al mese.

Le commodities "pagano" il calo dell’Euro, la divisa unica ha ceduto ancora terreno scendendo sotto 1,10 contro il biglietto verde. Discesa che ha ulteriormente danneggiato il comparto delle materie prime.


Il petrolio WTI ha tentato di portarsi sopra i 52 dollari al barile ma poi ha ripiegato in area 51. I preziosi hanno sofferto maggiormente, con l’oro che ha bruciato tutti i recenti progressi tornando poco sotto i 1200 dollari l’oncia.

I metalli hanno seguito il vento d’Oriente. Secondo le stime cinesi il target di crescita per il 2015 sarà del 7%, equivalente ad una riduzione di mezzo punto rispetto al 2014. Malgrado ciò i non ferrosi hanno reagito bene. Il rame è riuscito a difendere l’area 5800 a dispetto dell’ingente aumento degli stock LME, mentre il nickel, dopo il crollo a 13600 ha recuperato fino a 14200. Alluminio e zinco hanno avuto qualche problemino in più ed hanno chiuso le contrattazioni rispettivamente a 1800 e 2015.

Lusso e bancari trainano Piazza Affari
Il listino milanese riesce ad aggiungere un altro risultato positivo a questo strabiliante 2015. Grazie all’ultimo rialzo dell’indice Ftse Mib (+0,44% a 22.436 punti) il bilancio totale dall’inizio dell’anno è pari al +18%.

Periodo positivo alimentato anche dalla sensazione che l’economia italiana, seppure a fatica, abbia ripreso a girare e i dati macroeconomici siano destinati a migliorare nei prossimi mesi.
Non a caso, i principali rialzi dell’ultima ottava sono arrivati dai titoli che hanno incrementato una ripresa dei consumi, come lusso-moda e Autogrill (+8,08%), oltre che dai bancari favoriti dal calo dei tassi d’interesse.

Maglia rosa per Moncler (+14,32%), molto bene anche Tod’s (+6,76%), Yoox (+5,58%), Ferragamo (+3,23%).
Tra i bancari da evidenziare il balzo di Banca Carige (+10,69%) dopo l’annuncio dell’ingresso di Malacalza con il 10,5% del capitale.

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