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Nuovi record azionario

Nuovi record azionarioOttobre 2013. Dopo il teatrino tragicomico fiscale a stelle e striscie, rinviato ai primi di febbraio dell'anno prossimo, concluso in una bolla di sapone. L'unica vittima dello shutdown è la valuta statunitense, con la divisa unica tornata sui massimi del 2013 in area 1,37, mentre il tapering si allontana e l'azionario può brindare con nuovi record assoluti a New York e a Francoforte.

La sconfitta del dollaro Usa ha salvato l'oro

, che è rimbalzato da 1250 a 1320 dollari l'oncia. Nel frattempo l'oro nero rimane ancora in bilico appena sopra i 100 dollari al barile, in attesa di conoscere i dati macro americani rimasti congelati dall'inizio di questo mese.
Quindi siamo tutti trepidanti di conoscere i numeri sull'occupazione in uscita nella giornata di martedì 22 ottobre.

Indifferente il comportamento dei non ferrosi, malgrado il Pil cinese si è confermato in linea con le attese (+7,8% in base annua), il rame ha ripetutamente oscillato tra i 7200 e 7300 dollari per tonnellata. Anche l'alluminio ha perso momento, allineandosi sui 1850, mentre giungono segnali positivi dallo zinco, giunto a 1950 malgrado le giacenze dei magazzini LME hanno superato il milione di tonnellate.

Dalla borsa di Milano
Ancora un'ottava positiva per Piazza Affari che mette a segno il terzo rialzo settimanale di fila. Il Ftse Mib ha guadagnato il 2,05% tornando sopra i 19000 punti (esattamente 19.271), come non accadeva da più di due anni, l'All Share a guadagnato il 2,19% a 20.370 punti.
La discesa dello spread (sotto i 230 punti) contribuisce a dare fiducia e ottimismo ai mercati.

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