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Oro debole il petrolio oscilla e il cambio eurodollaro scende

Oro debole, petrolio oscilla e il cambio euro dollaro scendeNovembre 2016. La Festa del ringraziamento in Usa ha proseguito le tendenze dalle elezioni del nuovo presidente, ossia con le borse azionarie americane che registrano nuovi massimi, ancora in discesa gli obbligazionari con seguente salita dei tassi di riferimento, situazione che sta mettendo la Fed nella condizione di alzare per forza i tassi nella prossima riunione del 14 dicembre. Con il cambio euro dollaro che vede la moneta unica scendere fino a 1,0518 nella giornata di giovedì 24.



Positiva la Borsa italiana che malgrado il clima circospetto in vista del referendum costituzionale del prossima 4 dicembre, il principale indice di Piazza Affari è avanzato dell’1,53% a 16.515 punti sospinto dai titoli energetici e industriali, mentre Mps segna un nuovo crollo (-15,40%) chiudendo a quota 0,20 per azione.

Nella materie prime bisogna segnalare la debolezza dell’oro, a 1180 dollari l’oncia, e le oscillazioni del petrolio, con il contratto Wti che ha recuperato i 49 dollari al barile, in attesa della riunione Opec.

Tra i metalli non ferrosi rame e zinco tornano ai massimi. Il metallo rosso si porta a 5957 dollari in prossimità del massimo effettuato nella seduta dello scorso 11 novembre, lo zinco non smette di mettere a segno nuovi massimi annuali, adesso siamo a 2767 $.

Comportamento analogo da parte del piombo che è giunto a ridosso dei 2300 dollari. Mentre nickel e alluminio restano lontani dai recenti massimi, il primo chiude in area 11500, il metallo leggero rimane stabile a 1750 dollari per tonnellata.

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