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Oro e petrolio pagano il tributo più alto

Oro e petrolio pagano il tributo più altoOttobre 2013. Per i mercati ancora un'ottava di attesa, nell'indecisione generale sulle trattative per porre fine allo shutdown del governo Usa. Le quotazioni hanno prevalentemente seguito i momenti di pessimismo, in particolare nelle prime sedute, e di ottimismo a partire dalla giornata di giovedì, quando affioravano probabilità di un accordo tra repubblicani e democratici in tempi rapidi per scampare al default tecnico sui titoli governativi.

Tra le materie prime, oro e petrolio pagano il tributo più alto chiudendo in prossimità dei recenti minimi

, nonostante il dollaro sia rimasto in debolezza, con la divisa unica europea sopra l'1,35 per tutta l'ottava.
Tra i non ferrosi il rame ha seguito l'andamento generale, scendendo sotto i 7100 per poi rimbalzare di un centinaio di dollari, da evidenziare che la discesa è stata ridotta per gli acquisti di occasione, con i volumi di scambio in crescita dopo il rientro dalle festività dei trader cinesi.
L'alluminio si è mosso in controtendenza, continuando la risalita verso i 1900 e rimanendo imperturbabile dai condizionamenti esterni.

La settimana a Piazza Affari
Ancora un'ottava con il segno più. L'indice Ftse Mib chiude con un buon +3,16% a 18.882 punti, mentre l'All Share sale del 3,11%.
Il convinto rialzo della borsa milanese dimostra di aver pagato oltremisura la minaccia della crisi di governo. Scongiurato il pericolo è tornata a correre trascinata da una vasta gamma di titoli.

Focus da Washington
Christine LagardeIl Ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni conferma il buon momento dell'Italia all'Fmi. "Superato il momento di incertezza polita, ora l'obiettivo e rimettere in moto la crescita economica riducendo gli oneri fiscali sul lavoro e sulle imprese". Rassicurazione anche sulla stabilità degli istituti bancari italiani.

Christine Lagarde (nella foto). "L'euro zona deve proseguire sulla strada delle riforme strutturali e lavorare per riuscire a raggiungere una maggiore unione fiscale".

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