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Ottava caratterizzata dalle prese di profitto

Ottava caratterizzata dalle prese di profittoOttobre 2016. La seconda ottava del mese è stata caratterizzata da una serie di prese di profitto sul mercato azionario Usa, dopo che le prime trimestrali (in particolare quella di Alcoa) hanno deluso le attese, con l’indice SP500 che ha sfiorato di nuovo i 2100 punti del minimo di settembre.

Nel mercato dei cambi, l’aggiustamento del British Pound, a 1,22 contro il dollaro statunitense

dopo il crollo della sterlina di venerdì scorso, ha coinvolto anche la moneta unica che è scesa a quota 1,10.

Tra le commodity l’oro ha mantenuto i 1250 dollari l’oncia. Mentre il petrolio WTI ha danzato tra i 49,5 e i 51,5 dollari al barile.
Nei metalli non ferrosi l’alluminio si è riportato sui 1700 dollari, coadiuvato dall’aumento dei costi di produzione in Cina. Proprio dai sconfortanti dati sulle esportazioni del gigante asiatico, il rame è sceso sotto i 4700 dollari per tonnellata, in coincidenza con l’annuncio del taglio da 92 a 86 dollari del premio Aurubis sui contratti annuali in Europa.
Significative prese di profitto anche sullo zinco che ha chiuso le contrattazioni in area 2240. Il prezzo del nickel si è mosso attorno ai 10500, a seconda dei rumors riguardanti una possibile attenuazione del blocco indonesiano alle esportazioni.

Dalla Borsa di Milano
Malgrado lo scivolone di giovedì scorso provocato dai timori legati ad una possibile frenata dell’economia cinese. Il giorno seguente, i risultati positivi dell’inflazione e dei prezzi della produzione cinesi hanno rasserenato gli investitori trainando verso l'alto il listino milanese.

L’indice Ftse Mib ha chiuso con un incremento dell’1,13% a 16.591 punti, l’All Share a +1,09%. In grande evidenza i titoli energetici e i bancari. I primi sostenuti dal rialzo delle quotazioni del greggio, i secondi dal grande balzo di Bpm e Banco Popolare che hanno piazzato dei balzi da record pari rispettivamente a +7,80% e +14,86%. Favoriti anche dalle confortanti trimestrali dei principali istituti bancari americani.

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