Back to top

Pil cinese superiore alle attese

Pil cineseLuglio 2014. Pil cinese superiore alle attese, i dati sull’economia confermano che il gigante asiatico continua a crescere al 7,5% su base annua, scongiurando le tesi di frenata, ma il credito fin troppo prosperoso resta il motore dello sviluppo a scapito delle attesissime riforme. La risposta si è avuta con il rialzo dei listini azionari, subito sfumato dopo il tragico abbattimento del Boeing malese sopra i cieli ucraini. Le tensioni con la Russia hanno contribuito a portare il petrolio WTI a 103 dollari al barile dopo uno scivolone a 99. L’oro, per qualche ora, è tornato ad essere il bene rifugio prediletto dagli investitori. La sua fortuna è stata però passeggera ed è tornato presto sui 1310 dollari l’oncia.



Il rame effettua una correzione significativa nella seduta di venerdì 18, scendendo fino alla media mobile a 200 giorni in area 7000, seguito dal nickel, che ha ceduto la media mobile a 30 giorni, testando il supporto a 18500. Zinco sugli scudi, appena sotto i 2300 dollari, continua ad avvantaggiarsi di un forte interesse da parte dei trader. Intrigante l’accelerazione al rialzo dell’alluminio, che ha sfiorato i 2000 dollari per poi chiudere a 1975.

Borsa di Milano
Leggero rialzo per Piazza Affari nonostante le tensioni che hanno vanificato una prima parte della settimana molto positiva grazie ai dati sul Pil cinese del secondo trimestre e con il dissolversi dei timori per il fallimento della banca portoghese Espirito Santo. L’inversione di tendenza è accaduta contemporaneamente con l’escalation della crisi tra Russia e Ucraina, dopo il tragico abbattimento dell’aereo di linea malese. Il bilancio finale ha visto l’indice Ftse Mib crescere del 0,45% a 22.015 punti.

Il lavoro in Italia
Il settore manifatturiero e l’edilizia sono i comparti più colpiti dalla crisi, con quasi mezzo milione di posti di lavoro persi tra il 2008 e il 2013. Ma a soffrire è tutta l’industria italiana che assiste imperterrita alla perdita di quasi 10mila posti di lavoro al mese.

Nei primi sei mesi dell’anno si è registrata un’assenza completa di attività produttiva di più di 540mila lavoratori. Dal punto di vista produttivo sono 7 i settori in leggera ripresa: mezzi di trasporto, gomma e plastica, metallurgia, chimica e farmaceutica, alimentari, tessile e abbigliamento. Mentre cinque sono in recessione economica: apparecchiature elettriche, ottica, computer, petrolchimico ed energetici.

Guida Forex online: