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Saluto al Presidente Carlo Azeglio Ciampi

Saluto al presidente Carlo Azeglio CiampiSettembre 2016. Non solo perché siamo un portale che parla di valute. Oggi più che mai ci sembra doveroso dare il nostro ultimo saluto al presidente Carlo Azeglio Ciampi. Colui che ha speso una vita al servizio dell’economia e rilanciando l’identità nazionale con la riscoperta dell’Inno di Mameli. Dal fallimento del Banco Ambrosiano all’ingresso nell’euro, passando ad una delle più delicate svalutazioni della vecchia lira, all’azione di risanamento delle finanze pubbliche. Il livornese del 1920 Carlo Azeglio Ciampi si è sempre contraddistinto per rimanere estraneo ai partiti, non occupando mai un seggio in Parlamento, ma costruendosi una reputazione restando lontano dai Palazzi della politica.



Le tappe più importanti del Presidente Ciampi
Nel 1979 diventa governatore della Banca d’Italia e presidente dell’Ufficio Italiano Cambi, incarico che assolve per 14 anni per diventare presidente del Consiglio (dall’aprile 1993 al maggio 1994) per presiedere un governo di transizione.
Nel 1993 viene proclamato governatore onorario di Bankitalia.
Dal 1996 al 1998 è ministro del Tesoro e del Bilancio e della Programmazione economica, in questo periodo è determinante per introdurre l’Italia alla partecipazione della moneta unica come protagonista sin dalla sua creazione.
Il 13 maggio 1999 viene eletto, in prima votazione, decimo presidente della Repubblica Italiana.

Venerdì 16 settembre scompare in una clinica di Roma a 95 anni.

Analisi sulla settimana dei mercati
Nell’ottava appena trascorsa abbiamo visto gli operatori ridurre le posizioni (sia in vendita che in acquisto) probabilmente in previsione delle chiusure festive in Cina.

Il mercato azionario Usa ha fatto la prima correzione significativa dalla fine di giugno, con l’indice SP500 che torna sui 2100 punti.

Nel forex il cambio euro dollaro ha continuato ad oscillare tra 1,12 e 1,13.

Nelle commodity il petrolio è stato tradito dai pessimi dati sulle scorte e il contratto WTI è tornato a scendere raggiungendo i 43 dollari al barile. L’oro ha continuato a cedere terreno portandosi a 1315 dollari l’oncia.
In controtendenza rispetto all’inizio del mese, i movimenti sui metalli non ferrosi dove il rame si riposiziona nell’ara dei 4750 - 4800 dollari.
L’alluminio rimane stabile sui 1571 dollari per tonnellata. Mentre il nickel e lo zinco, sono entrambi vittime delle prese di profitto. Il primo tocca il minimo a 9650, mente il secondo è tornato a 2200 dollari.

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