Marzo 2011. Lo schock petrolifero finora non ha ancora causato danni rilevanti, anzi, ha contribuito a dare una spinta ai mercati dei metalli.
La debolezza del dollaro, stretto tra Trichet, che pare propenso ad aumentare i tassi d'interesse, e Bernanke, che invece lascia aperta la possibilità ad una nuova ondata di Quantitative Easing, stà però fornendo sostegno al metallo rosso e non solo.
Tutte le commodity, non solo i preziosi, sembrano infatti avere soppiantato il biglietto verde come ultimo rifugio in tempo di crisi e le incertezze politiche del Nord Africa e del Medio Oriente stanno sostenendo i prezzi invece di abbatterli come è accaduto in passato.
Per ora, anche se tutti i riflettori sono puntati altrove, le uniche cose certe sono: il debito europeo e le politiche di contenimento del credito in Cina.