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Trader in modalità risk-on

Trade in modalità risk-onMaggio 2016. Nel forex il cambio eurodollaro ha visto la divisa statunitense sempre più forte nei confronti della moneta unica che ha registrato un minimo a 1,1330. Del resto l’esito delle elezioni austriache ha inculcato negli operatori l’idea che nel referendum del Brexit (il prossimo 23 giugno) la maggioranza dei cittadini del Regno Unito voterà per rimanere nella UE. Ecco che i trader tornano in modalità risk-on e l’azionario USA si riporta sui massimi.

Anche il greggio supera i 50 dollari al barile, prima di correggere fino a 48,7 nella seduta di venerdì 27. Mentre l’oro paga il rafforzamento della valuta americana, scendendo verso i minimi di marzo a 1208 dollari l’oncia.



Tra i metalli torna l’interesse sul rame che raggiunge i 4700 dollari per tonnellata, col cash che quota 25 $ più del contratto a tre mesi. Dalla prossima ottava verificheremo se il metallo rosso riuscirà a riprendere e mantenere i 4750/4800 dollari.
L’alluminio e nickel hanno oscillato rispettivamente intorno ai 1550 e 8400. Mentre lo zinco ha espresso molta volatilità muovendosi tra i 1800 e 1900, per poi chiudere le contrattazioni a 1950.

I titoli bancari guidano il rialzo della Borsa milanese
In linea con gli altri mercati europei Piazza Affari segna un netto rialzo, merito all’accordo sul debito della Grecia e soprattutto dalle rassicurazioni della banca centrale europea per risolvere il problema legato alle sofferenze bancarie. Infatti, sono propri i titoli bancari a guidare il rialzo del listino milanese, insieme agli energetici, quest'ultimi avvantaggiati dalle quotazioni del petrolio.

Il bilancio finale vede il Ftse Mib avanzare del 2,10% a quota 18.186 punti, perfettamente in linea l’All Share che chiude a +2,11%.

Il termometro degli indicatori

Secondo i dati Istat e Confindustria aumenta la fiducia delle aziende ma scende quella dei consumatori.  I dati Istat sulla fiducia di maggio evidenziano un nuovo calo dei consumi (112,7 contro i 114,1) ed una crescita delle imprese (103,4 da 102,7).
La fotografia scattata dal 2000 ad oggi evidenzia che la produttività in Italia è aumentata, ma la crescita è troppo bassa rispetto a quella sostenuta dai più importanti partner europei. Secondo l’istituto nazionale di statistica la causa della mancata crescita è dovuta alla struttura dell’economia italiana e dalla caduta degli investimenti in Italia.

STATI UNITI: Nel primo trimestre l’economia Usa è cresciuta meno del previsto. Il Pil è cresciuto dello 0,8%, mentre gli analisti attendevano una crescita dell’1%.

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