Back to top

USD incontenibile

USD incontenibileSettembre 2014. USD incontenibile persiste a correre sulle ali della divergenza tra la politica monetaria della Fed e quella della Banca centrale europea. Mentre l’euro ha toccato un minimo in area 1,27 coinvolgendo ulteriormente al ribasso le commodity. Solo nelle ultime sedute le materie prime hanno provato a consolidare una base di rimbalzo, ma al momento è troppo prematuro trarre delle conclusioni.



Il petrolio WTI ha concluso a 93 dollari al barile, dopo che aveva lambito i 90, mentre l’oro ha salvato a stento i 1200 dollari l’oncia.

Il metallo rosso ha trovato supporto sui 6680. Il nickel, dopo una brusca caduta sotto i 16500, ha riconquistato quota 17000 per poi puntare dritto verso i 17500.
Più forti, in un’ottica di medio termine, zinco e alluminio rispettivamente a 2280 e 1955.

Buone e cattive notizie per la Borsa di Milano
Mercato in ribasso indebolito dai deludenti segnali macroeconomici e dalle nuove tensioni in Ucraina. La raffica di cattive notizie hanno pesato su Piazza Affari: peggioramento degli ordini all’industria interna, spese per i consumi in ribasso in tutta la zona euro, timori per il possibile stop alle politiche di stimolo sulla Cina.
Le buone notizie arrivano dagli USA dove il Prodotto interno lordo è stato rivisto al rialzo e, dalla fermezza della Bce, nella persistente politica monetaria distensiva fino a quando l’inflazione non sarà risalita attorno al 2%.

In questo scenario generale l’indice principale del listino milanese chiude con una flessione dello 0,84% a 20.795 punti, mentre l’All Share perde l’1,09%.

La crescita che non c’è
Dai dati dell’Abi emerge un aumento del 28,6% dei mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane nei primi otto mesi dell’anno. Ma Codacons sottolinea il crollo della richiesta del 72% dal 2007 al 2013, quindi è decisamente azzardato parlare di ripresa.

Guida Forex online: