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Effetto domino rimandato

Effetto Domino Zona EuroOttobre 2011. Tutti i giorni ci viene ricordato come il nostro Paese sia risucchiato in un vortice senza fine. I dati che ci vengono mostrati sono sempre più allarmanti. L'Italia pare che si sia fermata e che addirittura potrebbe scivolare in una recessione economica ancora più buia e drammatica di quella attuale.

Se la Grecia non lascia più aperta nessuna via di fuga o di speranza, nell'immediato sembra rimandato il pericolo di un peggioramento della crisi di altri Paesi dell'Eurozona con un grave effetto domino.



Bisogna rendere atto ai leader europei che sono molto più bravi a guadagnare tempo piuttosto che a trovare soluzioni valide per risolvere i gravi problemi che attanagliano molti Paesi dell'Eurozona.

Stà di fatto che, in questa seconda settimana di ottobre, questo temporeggiamento ha consentito ai mercati azionari un maggiore rimbalzo che ha aiutato le materie prime a guadagnare terreno. Il petrolio è salito a 85 dollari al barile e anche l'oro si è riportato a 1675 dollari l'oncia.

Anche la borsa italiana ha vissuto una settimana di gloria, dove i bancari e gli energetici hanno ben guadagnato. Il Ftse Mib ha recuperato il 4,9% tornando ai livelli di inizio agosto, mente l'All Share ha guadagnato il 4,86%.
Piazza affari ha assisitito ad una ripresa non solo di banche ed energetici, ma anche degli industriali con Fiat che ha letteralmente preso il volo registrando un rialzo del 16,03%.

Ma dal nostro punto di vista rimangono solamente delle fiammate isolate. L'Italia, come altri Paesi ha il grave problema della totale assenza di un programma in grado di ridare slancio all'economia. Anche se in quest'ultime settimane c'è stata un po' di tregua nei confronti dei mercati, la realtà è che il debito pubblico italiano ritornerà presto nel mirino dei speculatori finanziari. Per il momento, l'effetto domino è rimandato.

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