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L'Economia Verde è il futuro per l'Italia

Economia verdeNovembre 2012. Non è bastata la vincita di Obama ha smuovere i mercati, i quali continuano ad evidenziare un nervosismo crescente per le esitazioni della Spagna nel chiedere gli aiuti europei, quando invece Atene ha approvato le nuove misure di austerità.
La crisi economica e il debito sovrano ritornano prepotentemente ad influenzare negativamente la borsa italiana, così come soffre il mercato azionario americano, che ha invertito la tendenza rialzista in atto dal mese di giugno.



In tempi sempre più difficili il business più interessante pare essere l'economia verde, lo ribadisce la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile che si è conclusa sabato 10 novembre a Rimini.
Il quadro dell'Ocse parla chiaro, da qui al 2030 verranno creati, su scala mondiale, circa 20 milioni di posti di lavoro grazie alla green economy.

La nota positiva è che nell'ecobusiness l'Italia è tutt'altro che impreparata, in quanto produce il più alto numero di prodotti biologici d'Europa e può vantare un ottimo secondo posto nella Ue di superficie agricola coltivata con metodi bio. E' proprio il caso di dire che l'Italia è gia scesa in campo e che ha tutte le carte in regola per far crescere la propria economia nel futuro più prossimo.

Ora però torniamo al presente e facciamo il punto generale dell'ultima settimana di trading.

Le negoziazioni post elezioni americane
Il petrolio è in netto calo chiudendo la settimana a 85 dollari al barile si sta dirigendo verso quota 80.
Bene i preziosi, con l'oro che si è riportato sui 1730 dollari l'oncia dopo lo scivolone dell'inizio del mese.
Continua la discesa del dollaro che ha chiuso attorno l'1,27 nei confronti della divisa europea.

Da Piazza Affari
L'indice Ftse Mib scende del 3,73% con quattro ribassi e un solo rialzo.
Sul listino sono stati i titoli bancari e industriali a soffrire di più. I primi per il peggioramento dello spread, risalito a quota 370, i secondi per colpa delle trimestrali che hanno condizionato gli scambi.

Un'occhio alla Cina
Il trading della prossima settimana dipenderà dalle nuove designazioni dei vertici cinesi, in programma mercoledì 14 novembre.
 

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