Marzo 2011. C'è un legame che accumuna la crisi finanziaria del 2008, le rivolte del Maghreb e il violento tsunami che si è abbattuto sulle coste giapponesi.
Eventi che prima o poi tutti si aspettavano, ma nessuno poteva prevedere quando!
Gli economisti ci hanno sempre detto che che le bolle finanziarie sono destinate a scoppiare. Gli storici hanno sempre ripetuto le l'opressione dei popoli non può durare in eterno. Così come i geologi ci hanno messo all'erta che quando avvengono forti terremoti dobbiamo aspettarci la furia delle acque.
Possiamo quindi prevenire, cercare di limitare i danni. Ma non è possibile prevenire nuovi rischi, come quello capitato nella centrale nucleare giapponese.
Il rischio fa parte della storia dell'uomo e con esso ci sono tutti gli effetti secondari come i mercati economici e finanziari.
Tutti questi eventi che si sono succeduti uno dopo l'altro hanno contribuito, ognuno, ad incidere sui vari mercati economici. Dopo la crisi che ha messo al muro Grecia, Irlanda, Portogallo, Belgio e Spagna, ma anche la disoccupazione dilagante in USA. Le rivolte che stanno formentando il mondo Arabo e che hanno contribuito al forte rincaro del petrolio. Ora, i tristi eventi giapponesi, contribuiranno ad alzare la valuta nipponica e chissà cosa capiterà ancora...
Il rischio è una componente che fà parte di noi e della nostra storia. Gli eventi sconvolgono l'uomo solo per poco. Perchè tutto scorre e tutto viene mutato continuamente. Questo vale anche nel trading e nel mercato del forex.
