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La crisi divide l'Unione

La crisi divide l'UnioneNovembre 2012. Settimana intensa di nulla di fatto a partire dal vertice europeo di Bruxelles per l'accordo sul bilancio dell'Unione europea, dove tutto è stato rimandato a febbraio 2013 per evitare una dolorosissima rottura. Troppo grandi le divisioni e gli interessi tra i Ventisette.

Domenica 25 novembre, 5,4 milioni di catalani sono stati chiamati a partecipare al referendum sulle elezioni-referendum indipendentista.


L'Europa e il mondo intero sono spettatori inermi del futuro della Catalogna che chiede "l'independencia" dallo Stato spagnolo con proclamazione della sovranità e trattativa con l'Europa per una possibile unione. Una battaglia persa ancora prima di essere iniziata, ma che esprime tutte le spaccature e difficoltà che questa crisi sta provocando.

La crisi in Italia colpisce duramente l'area occupazionale. Dal quadro di una ricerca Ires-Cgil, sui dati Istat del primo semestre del 2012, risulta che sono aumentati i precari e gli impiegati part time (forzati). Tradotto in numeri sono circa 718 mila in più rispetto lo stesso perido del 2008. E' uno scenario drammatico che ha bisogno di un intervento straordinario per uscire da questa recessione economica.

L'ultima settimana di negoziazione
La festa del ringraziamento ha contribuito a mantere bassa la volatilità dei mercati. Anche il petrolio, che ha patito gli scontri la crisi di Gaza, ha chiuso a 87 $ al barile, con variazioni minime rispetto l'ottava precedente.
L'oro (1730) ha subito ancora meno variazioni. La divisa europea ha segnato un rialzo nei confronti del dollaro USA chiudendo a 1,29. In leggero calo l'euro nei confronti dello Yen a 106,11.

Positiva la settimana per Piazza Affari con il Ftse Mib a +5,25% a 15.635 punti e l'All Share che chiude a +5%. Ottimo cambio di tendenza dall'ultima settimana dove i mercati si erano particolarmente spaventati sulla crisi in Medio Oriente, rimane comunque tesa la situazione greca. Grande recupero delle banche grazie al calo dello spread. Intesa Sanpaolo chiude meglio di tutte con + 6,1%. Tra gli industriali Fiat Industrial balza a +5,77%. Da segnalare il titolo Mediaset che vola a +10,46%.

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