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Ritorno alla realtà economica

Mario Draghi Numero 1 BceLuglio 2012. Passato il momento di euforia seguente al summit europeo le borse ritornano a fare i conti con i numeri disatrosi dell'economia reale.
La prima settimana del mese di luglio è stata ricca di spunti positivi per i mercati, a partire dall'apertura della Germania al Consiglio dei ministri per finire col taglio dei tassi di Cina, Europa e con un'iniezione di liquidità della Gran Bretagna.



Tutto questo si è tradotto in una serie di giornate positive che non si vedevano da tempo, ma sono state sufficienti poche parole del numero uno della Bce nella giornata di giovedì pomeriggio, per ritornare alla realtà. Mario Draghi ha semplicemente ricordato la reale situazione europea, con il rischio recessione economica per l'area euro ben lungi dall'essere superato.
Dopo l'allarme le banche sono rientrate nel mirino della speculazione e lo spread Italia - Germania è ritornato a 470 punti.

Trading Asset prima settimana di luglio
La divisa europea si attesta attorno a 1,2370 contro il dollaro americano.
L'oro a 1.590 dollari l'oncia.
Le commodity, dopo un buon avvio terminano la settimana poco distanti dal valore di chiusura dell'ottava precedente.
Il petrolio chiude a 86 dollari al barile.

Da Piazza Affari
La settimana in Borsa chiude con un ribasso del 3,80% dell'indice Ftse Mib, mentre l'All share perde il 3,21%.
Maglia nera a Fonsai (-24,92%), segue Unipol con un -16,91%. Tra i bancari ribassi anche di: Ubi (-8,79%), Intesa (-5,98%) e Monte dei Paschi che perde il 5,88%.
Il titolo Fiat chiude con un +3,75%, beneficiando dei buoni dati sulle vendite di Chrysler, in cui ha aumentato la quota al 61,8% esercitando un'opzione.
 

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