Aprile 2013. Il mese inizia subito nel peggiore dei modi.
Pessimo dato sull'occupazione USA nello scorso mese di marzo, indici PMI delle principali aree economiche molto al di sotto delle attese.
In questo tragico clima post pasquale non stupisce più di tanto la caduta dei metalli, che hanno raggiunto i nuovi minimi. Con l'oro a 1550 dollari l'oncia e il petrolio WTI in ritirata a 92 dollari al barile.
La situazione non degenera solo per le dichiarazioni del presidente della Banca Centrale europea sull'euro e per la mega operazione di Quantitative Easing annunciata dalla banca centrale giapponese sullo yen, che ha deciso di riportare l'inflazione al 2% in due anni.
Operazione di sell of dello yen
La Banca centrale nipponica ha deciso di imitare la Federal Reserve imettendo 1,4 miliardi di dollari nell'economia nazionale, decisione che ha causato una brusca flessione della divisa del sol levante, con conseguente caduta dello yen.
Il dollaro americano è risalito da 93 a 97 yen, mentre l'euro fluttua attorno ai 125 yen, mentre prima stava al di sotto dei 120.
Una manovra rischiosa che potrebbe generare una vendita incontrollata, soprattutto se considerato che l'operazione viene fatta dopo 25 anni di deficit senza aver fatto crescere l'economia. La svendita dello yen preoccupa non poco gli esperti, il timore è quello che il Giappone possa perdere il controllo.
Dalla Borsa italiana
Lo stallo politico indebolisce la Borsa con un nuovo ribasso.
Dopo il calo precedente del 4,4% questa settimana chiude con l'indice Ftse Mib a -0,58% a 15.250 punti, con l'All Share a -0,55%.
I fantasmi di Cipro
Dopo la vicenda delle banche cipriote il commissario Ue rassicura i risparmiatori che i grandi depositi bancari potranno subire delle perdite solo se la banca fallisse. Tutti i depositi sono tutelati fino a 100 mila euro. "Cipro è stato un caso a parte". In caso di fallimento di una banca esiste una gerarchia ben precisa: prima gli azionisti, poi gli investimenti e i depositi non protetti. In ogni caso, il limite di 100 mila euro non si può toccare.
