Novembre 2013. Quella appena trascorsa verrà ricordata come la settimana delle banche centrali, con gli interventi di Mario Draghi, Ben Bernanke e di Janet Yellen che, avendo ottenuto l’approvazione della nomina a presidente della Federal Reserve, diventerà la prima Chairman donna della Fed.
Usa e Europa continuano a discutere sui diversi problemi che li riguardano, ma su un punto sono tutti d’accordo, continuare a rimanere accomodanti sulla politica monetaria, il tapering non sarà la fine dei tassi a zero negli Stati Uniti e, nell’eurozona, c’è ancora spazio per intervenire con nuovi aiuti di sostegno.
L’azionario ha quindi proseguito la sua scia positiva con il nuovo record storico del Dow Jones a 16000, mentre le materie prime continuano ad arrancare. In particolare l’oro che è sceso sotto i 1250 dollari l’oncia, mentre il petrolio, in controtendenza, si è ripreso portandosi sui 95 dollari al barile.
Il cambio EUR/USD rimane stabile (1,35$), ma gli analisti si aspettano un’imminente cambiamento significativo del tasso di cambio nei prossimi mesi. Basti pensare che oggi il cambio EUR/USD è allo stesso livello del 2007, come prima della recessione economica.
Milano migliore listino europeo
Seppure senza grandi sussulti, Piazza Affari chiude l’ultima ottava positivamente grazie ai titoli finanziari sostenuti da alcuni dati macro positivi a livello internazionale. L’indice Ftse Mib chiude con un +0,72% a 18.822, stesso rialzo per l’All Share a 20.032 punti.
Leggera flessione per i principali energetici, contrastati gli industriali a maggior capitalizzazione.
Exploit per As Roma (+34,51%) in vista del possibile ingresso di un socio cinese. Nel stesso settore molto bene anche Juventus Fc (+9,39%). Nel lusso in evidenza Ferragamo con buon +8,74%.
