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La bassa volatilità rallenta i mercati

Bassa VolatilitàOttobre 2012. Le seconda settimana del mese è stata caratterizzata dalla bassa volatilità e dal scarso volume degli scambi.

In questo momento è particolarmente difficile decidere la direzione da seguire, mentre gli operatori tentennano sulla prossima strategia di trading da adottare, continua l'agonia delle banche, in particolare quelle spagnole che tardano a chiedere aiuto, contribuendo ad alimentare nervosismo nei mercati.

Le banche italiane soffrono e nell'ultima settimana sono protagoniste in negativo in Piazza Affari e, anche se sono "messe" meglio di quelle spagnole, devono fare molto in termini di costi e redditività.

Mentre le bandiere dell'Unione Europea sventolano orgogliose per il premio Nobel appena ricevuto, meno spavalde sono le dichiarazioni di Mario Draghi all'assemblea dell'Fmi di Tokyo, nella quale il presidente della Bce si azzarda a pronosticare il quadro mondiale della crisi economica: anche se la ripresa globale è ancora troppo lenta, piccoli segnali positivi arrivano dall'Eurozona, ma la recessione del 2012 finirà per trascinarsi negativamente anche nel 2013. Solo dal 2014, quando il nuovo quadro operativo sarà pronto, si spera di lasciarsi alle spalle questo interminabile ciclo di crisi economica.

La settimana dei mercati
I mercati delle valute mostrato molte incertezze, con la divisa europea sempre attorno a 1,30 nei confronti del US$.
Tra le materie prime da registrare il recupero del petrolio, con il WTI tornato sopra i 92 dollari.
al barile.
Per i preziosi, pur rimanendo prossimi ai massimi recenti, faticano a riprendere la via del rialzo.

Male Piazza Affari che accusa un calo del 2,30% a 15.511 punti, per colpa di quattro sedute in ribasso ed una sola positiva.

In Italia bene le aste dei titoli di Stato e Btp con tassi in leggero rialzo.

Maglia nera al Monte Paschi (-4,07%) e un po' tutto il comparto bancario protagonista in negativo della seconda settimana del mese di ottobre. Molto male anche Fiat che perde il 3,54%.
 

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